Una mostra che richiama l’influenza in Donzelli del pensiero del filosofo e critico d’arte Federico Ferrari sull’insieme vuoto.
Maurizio Donzelli L’insieme vuoto
La galleria Marignana Arte nasce a Venezia nel 2013 da un progetto di Emanuela Fadalti e Matilde Cadenti.
Situata in un sestiere, quello di Dorsoduro, strategico per le arti del nostro tempo e considerato il cuore pulsante del contemporaneo a Venezia, la galleria si trova a pochi passi dalla Collezione Peggy Guggenheim, da Punta della Dogana e da Fondazione Vedova.
Dal 9 aprile la galleria propone la mostra di Maurizio Donzelli dal titolo L’insieme vuoto, a cura di Gabriele Salvaterra, seconda personale di Donzelli presso Marignana Arte.
L’insieme vuoto rimanda a un concetto elaborato dal filosofo e critico d’arte Federico Ferrari per cercare di definire lo stato di un certo tipo di immagine, in bilico tra presenza e assenza, finito e infinito, immanenza e trascendenza, zero e tutto.
“L’insieme vuoto rinvia a un concetto paradossale. Si tratta, infatti, di un insieme che non ha elementi ed è quindi composto di nulla, ma che, in quanto insieme, è qualcosa”.
In una dinamica contrastante, dove l’oggetto artistico si situa in uno spazio indefinito tra i poli di chiarezza ed evanescenza, Maurizio Donzelli porta avanti in questa mostra personale la sua autonoma ricerca, volta in primo luogo a risvegliare lo sguardo dell’osservatore.
Questi, attraverso le opere esposte, è invitato a interrogarne il mistero a dispetto dell’evidenza della loro presenza, per provare a raggiungere quell’oltre continuamente sfuggente su cui si fondano le ragioni dell’esperienza estetica più̀ profonda.
Sempre per Ferrari, infatti, anche “lo sguardo deve essere pensato come l’insieme vuoto della visione, come quell’orizzonte, aperto e chiuso allo stesso tempo, che sta alla base di ogni visione possibile”.
Questa lettura, pur nell’indipendenza con cui Donzelli ha costruito il suo percorso, diventa illuminante nel chiarire le ragioni della pratica di un artista che ha costantemente privilegiato l’elemento relazionale dell’opera con il fruitore, piuttosto che la sua autonomia formale.
In mostra da Marignana vengono proposte:
- serie inedita di opere intitolate Reds, dove tracciati curvilinei seducenti si lasciano rincorrere dall’occhio, tra sovrapposizioni e nascondimenti, fissandosi sulle tonalità̀ espressive dei gialli, dei rossi, dei blu, dei bianchi e dei neri.
- Alcuni arazzi che testimoniano l’interesse dell’artista per le contaminazioni tra arti visive e arti applicate, assieme alla capacità di mantenere la sua poetica intensa e presente a prescindere dal medium specifico in cui si concretizza.
- Un lavoro scultoreo della serie degli Aleph che rilancia, attraverso l’espediente dei mirrors, la paradossale concomitanza di vuoto e totalita.̀