Minimalismo e concettualità convivono nei lavori di Giovanni Anselmo in una dimensione poetica dell’universo.
GIOVANNI ANSELMO
Giovanni Anselmo, che espone nella Galleria Tucci Russo sin dal 1978, in questa mostra, la prima nella sede di Via Bertolotti 2 a Torino, raccoglie una serie di opere nate in differenti momenti e legate a diverse tematiche del suo lavoro.
Nato nel 1934 ad Ivrea, ma attivo a Torino, Anselmo è artista che può vantare presenze significative alle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea a livello internazionale oltre ad un numero rilevante di mostre personali in prestigiose istituzioni a livello internazionale.
È stato presente alla Biennale di Venezia nel 1972, 1978 e 1980, a Documenta di Kassel nel 1972 e 1982, alla Biennale di San Paolo nel 1994.
Giovanni Anselmo ha esordito nell’ambito dell’Arte Povera, impegnandosi in una ricerca tesa a esaltare la presenza potenziale dell’invisibile nel visibile, esponendo la stretta relazione che esiste tra il finito e l’infinito.
Formulando una personale dialettica che spesso implica l’accostamento di materiali di valenza contraria, attraverso le sue opere Anselmo mette in luce l’energia insita nella materia.
Ciascun lavoro nasce dalla manifestazione nello spazio e nel tempo delle forze compresse e in divenire che gli elementi predisposti dall’artista producono incontrandosi.
Il suo pensiero, sin dalla metà degli anni Sessanta, dimostra grande coerenza di linguaggio e di concetti, evidenziando quei principi fondamentali che accompagnano la nostra esistenza e che ci pongono in relazione a tutto ciò che ci circonda.