In mostra una selezione del patrimonio artistico della Galleria nazionale delle Marche, normalmente non esposto, quale omaggio a Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024
L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche – Mostra Urbino
URBINO – Galleria Nazionale delle Marche Palazzo Ducale di Urbino – Piazza Rinascimento 13
Dal 05/10/2023 al 05/05/2024
In vista di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino vuol partecipare alle manifestazioni che, attraverso Pesaro, riconoscono il ruolo delle Marche nella cultura italiana.
Comincia con una mostra che sarà inaugurata il 5 ottobre 2023 per durare fino al 5 maggio 2024.
L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche.
Non è una mostra che ospita capolavori che arrivano da altri luoghi, ma proprio nello spirito della valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche, l’esposizione nasce con l’obiettivo di presentare una selezione di opere proveniente dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche e che, per l’occasione, sono state oggetto di nuovi studi e di interventi di manutenzione straordinaria e restauro.
Se infatti nella Galleria Nazionale delle Marche è conservato ed esposto al pubblico un vasto patrimonio di opere d’arte comprendente dipinti e sculture dal XIV al XVIII secolo, ceramiche, monete, disegni e arredi, cui vanno ad aggiungersi le decorazioni ‘fisse’ degli ambienti del Palazzo Ducale di Urbino non poche sono le opere che, per limitazioni di spazio non trovano visibilità essendo conservate normalmente nei depositi.
E’ innegabile che il prestigio del museo si lega ai capolavori indiscussi del Rinascimento italiano che fanno parte del nucleo del ‘400 e del ‘500, come la Flagellazione e la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, la tavola con la prospettiva conosciuta come Città ideale, di autore ancora sconosciuto, il Ritratto di Gentildonna detto La Muta e la Santa Caterina d’Alessandria, entrambi di Raffaello, le due tele di Tiziano che in origine costituivano lo stendardo processionale della Confraternita del Corpus Domini di Urbino.
Tuttavia, crea notevole attesa l’idea di scoprire quanto non è normalmente esposto.
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