Un omaggio della Galleria Borghese alla vitalità della scultura nell’opera di uno dei Maestri dell’Arte Povera.
GIUSEPPE PENONE. Gesti universali – Mostra Roma
ROMA – Galleria Borghese Piazzale Scipione Borghese 5
Dal 14/03 al 28/05/2023
Dal 14 marzo 2023 la Galleria Borghese di Roma ospita la mostra Gesti universali, di Giuseppe Penone.
Nato nel 1947 vicino a Cuneo Giuseppe Penone è uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale e una delle figure più rappresentative dell’Arte Povera, principale movimento artistico italiano del secondo Novecento.
Uno dei temi centrali della ricerca artistica di Penone è certamente l’albero che egli considera “l’idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura.
Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto ma presenta opere scelte come “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi.
Nelle sale della Galleria Borghese caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni, magnifiche rappresentazioni del mondo minerale, Penone aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi.
Nei Giardini invece, l’integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante, arricchita da circa quaranta nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcune opere.
L’esposizione parte dalla ricerca di qualcosa che non è presente negli splendidi spazi della Galleria, offrendo una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura che la statuaria antica presente nella collezione del museo ci racconta secondo canoni classici.
Un percorso che si pone in perfetta continuità con le ricerche sul rapporto tra Arte e Natura che caratterizzano la ricerca di Penone e la direzione della galleria di Francesca Cappelletti.
Il percorso espositivo comprende trentasei opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila.
Alcune sono opere meno note o iconograficamente poco associate al lavoro di Penone, come Sguardo vegetale, e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici (Soffio di foglie e Respirare l’ombra) inserite nello spazio come presenze autonome e originali.
Nell’assenza di mitologia dei lavori di Penone, la narrazione sposta il suo asse, e il rapporto tra tempo naturale e passato storico dà vita a un nuovo presente incerto.
Distanziandosi da ogni possibile confronto formale o simbolico con la Galleria, il lavoro di Penone osserva la materia rivelando le forme che nasconde, con l’intento di riattivare quel naturale scambio osmotico tra il museo e il parco circostante, che ha ispirato tante delle opere parte della sua collezione.
Gli interventi dell’artista non scardinano quell’equilibro unico tra forme e architettura che caratterizza la Galleria, ma rinnova quel gioco tutto Barocco che intrecciava paesaggio, natura e scultura, attivando un nuovo dialogo, presentando un’interrogazione sulla scultura, rivelando la sua evoluzione storica e contemporanea.
4 thoughts on “GIUSEPPE PENONE. Gesti universali”