Francois Morellet è stato uno del più significativi artisti dell’astrazione geometrica del XX secolo
La Galleria A arte Invernizzi di Milano propone una mostra antologica su Francois Morellett, fino al 8 maggio
Le gallerie A arte Invernizzi di Milano e Annely Juda Fine Art di Londra hanno inaugurato, rispettivamente martedì 12 marzo e giovedì 7 marzo 2024, alle ore 18, una importante mostra antologica di François Morellet (1926-2016), uno dei più significativi artisti internazionali del XX secolo, realizzata in collaborazione con Estate Morellet.
Attivo dai primi anni Cinquanta nell’ambito dell’astrazione geometrica, Morellet ne ha rivoluzionato e costantemente reinventato le coordinate teoriche e linguistiche.
In oltre sei decenni di attività, Morellet ha realizzato opere pittoriche, oggettuali, cinetiche e installative costantemente tese alla eliminazione della soggettività individuale dell’artista, così come delle nozioni convenzionali di composizione, superficie, struttura, spazio, esperienza.
La sua arte si è da sempre fondata sull’intreccio di un estremo rigore sistematico con una inesauribile e demistificante libertà ed ironia.
Dalle prime opere caratterizzate dall’attivazione ottica e cinetica di superfici e spazi, a quelle successive connotate dalle interferenze plastiche e installative di acciaio, neon, ferro, nastro adesivo, rete metallica, legno.
Morellet ha da sempre inteso decostruire e ricreare il linguaggio astratto in una immagine aperta, dinamica, pulsante, nella quale il dialogo tra sistematicità e casualità rigenera continuamente l’operazione artistica come spazio di relazione con uno spettatore attivo e partecipe.
Anticipatore, pioniere e protagonista delle ricerche programmate e minimali degli anni Cinquanta e Sessanta, Morellet è oggi unanimemente e internazionalmente riconosciuto anche come antesignano di una visione generativa ed immersiva dell’immagine, che nelle più recenti generazioni artistiche costituisce una delle più innovative declinazioni della creatività astratta e digitale.
L’esposizione propone più di quaranta opere nella sua articolazione in un duplice percorso parallelo che si snoda attraverso le due gallerie: spazi espositivi nei quali l’artista ha realizzato numerose mostre personali.
A Milano, al piano terra della Galleria, viene presentata la grande installazione al neon π Weeping neonly bleu n° 1 (2001), che dialoga con opere su tela e neon dalle forme geometriche inclinate, dischiuse ed espanse (2012-15) e con un’opera in alluminio (2004).
Uno spazio viene dedicato alla significativa opera cinetica del 1965 Néon 0°-90° avec 4 rythmes interférents caratterizzata dai ritmi intermittenti e alternati delle pulsazioni luminose del neon su fondo nero.
Al piano superiore sono esposti lavori al neon su tela nera tra cui La fuite nocturne n° 10 del 2016 in dialogo con opere al neon su tela bianca come Farandole blanche del 2009.
Le sale successive presentano una selezione di opere storiche su tela e su tavola (1969-76) nelle quali la proliferazione iterativa e dinamica delle superfici in griglie e trame ottiche si trova in relazione con alcuni lavori del ciclo “Reinforced concrete” (2006).
L’antologica costituisce un’occasione inedita e significativa per riconoscere e riaffermare la centralità dell’opera di Morellet nel contesto internazionale, sia nel suo significato storico sia nella sua feconda attualità ispiratrice.