Una mostra che esplora il rapporto tra immortalità dell’arte classica e immaginario contemporaneo nelle sculture di Fabio Viale.
FABIO VIALE. In between
I Musei Reali di Torino ospitano dal 14 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 la mostra In Between di Fabio Viale, curata da Filippo Masino e Roberto Mastroianni.
Fabio Viale (Cuneo 1975) vive e lavora a Torino, ed è uno dei più noti artisti italiani sulla scena internazionale contemporanea.
Conosciuto per i virtuosismi tecnici nel modellare il marmo di Carrara, fin dalle sue prime realizzazioni è impegnato nella ricerca di un rapporto con i capolavori dell’arte classica, realizzando copie identiche di celebri statue quali la Venere di Milo, il Laocoonte o le opere di Canova, sui quali l’artista sovrascrive nuovi valori attraverso l’asportazione di parti oppure, più recentemente, attraverso il processo di “tatuatura”.
Negli ultimi anni ha sviluppato il tema della finzione attraverso il marmo dei materiali non lapidei, quali la gomma, il legno, la plastica, il polistirolo e la carta: la qualità stupefacente delle realizzazioni ha richiamato l’attenzione della critica internazionale e generato una scuola di seguaci impegnati su queste tecniche.
La mostra ai Musei Reali è la prima esposizione torinese dedicata allo scultore, che partendo da questa città è diventato uno dei più influenti artisti italiani sulla scena internazionale.
Una mostra che rende ragione della sua ricerca pluriennale, approfondendo sia gli aspetti di poetica sia il tema delle tecniche di realizzazione all’interno di un moderno atelier professionale di scultura.
Il percorso esplora il rapporto tra immortalità dell’arte classica e immaginario contemporaneo.
In Between tra arte ufficiale e tribalismo metropolitano; tra patrimonio culturale e gesto creativo; tra marmo levigato e pelle viva; tra saperi tradizionali e tecnologia a controllo numerico; tra autenticità e inganno.
La mostra, pensata per fare interagire lo spazio pubblico e lo spazio museale in un dialogo tra antico e contemporaneo, collega Piazzetta Reale all’Armeria, passando per la Corte d’Onore, lo Scalone, il Salone delle Guardie Svizzere e la Cappella della Sindone.