Una straordinaria galleria di ritratti femminili a cavallo tra Ottocento e Novecento

Il Museo di Santa Caterina di Treviso presenta la mostra DONNA IN SCENA. Boldini, Selvatico, Martini, da aprile a luglio

Il complesso conventuale di Santa Caterina è parte di quel cuore pulsante di storia, cultura, civiltà e bellezza che rende Treviso una delle perle nascoste del panorama artistico italiano.

Forte delle sue collezioni, dalla raccolta archeologica alla pinacoteca, affascinante per architettura e atmosfera, il Museo di Santa Caterina, nel cuore del centro cittadino, accoglie i visitatori nella maniera più tipica di Treviso: con garbo, calore ed eleganza.

Il 15 marzo 2023 il nuovo Assessore alla cultura del comune di Treviso Maria Teresa De Gregorio ha presentato DONNA IN SCENA. Boldini, Selvatico, Martini sontuosa mostra promossa dal comune di Treviso e allestita negli spazi del Museo di Santa Caterina dal 13 aprile al 28 luglio 2024.

Nelle opere di  artisti attivi tra fine Ottocento e primo Novecento, con particolare attenzione ai tre maestri indicati nel titolo della mostra, viene rappresentato il Bel Mondo all’affermarsi della modernità.

Un mondo in equilibrio tra tradizione e progresso in cui la donna conquista alla modernità spazi di libertà e indipendenza.

I più grandi ritrattisti dell’epoca saranno i cantori di questo loro magico momento, chiamati a eternare i volti e gli sguardi, a trasporre sulle tele il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica.

Si può ammirare così l’elegante bellezza di Eleonora Duse, Wally Toscanini, Lydia Borelli, Toti Dal Monte, accanto a eleganti esponenti della borghesia e della nobiltà trevigiana, veneta e nazionale, immortalati dai colori dei pittori del tempo.

Una mostra ricca di artisti, spesso specializzati nel grande ritratto femminile, i nomi di alcuni forse oggi sono poco noti ma che, a cavallo tra Ottocento e Novecento erano affermati e ricercati.

Sono infatti in mostra con Giovanni Boldini, Lino Selvatico, il “Boldini Veneto” e Alberto Martini, autori come Giacomo Grosso, Cesare Tallone, Vittorio Corcos, fino al britannico John Lavery, oltre agli Italiens de Paris Giuseppe de Nittis e Federico Zandomeneghi.

Importante la selezione dei grandi veneti del momento quali Ettore Tito, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro, Giulio Ettore Erler.

Il progetto nasce anche dalla recente acquisizione del vasto nucleo di opere (dipinti, bozzetti, disegni, incisioni, schizzi e lavori giovanili e preparatori) dell’artista Lino Selvatico di proprietà della famiglia, in forma di comodato gratuito e, in parte, di donazione.

Si tratta di oltre 50 dipinti e circa 300 opere grafiche, a cui vanno ad aggiungersi stampe e fotografie usate dall’artista per studio e soprattutto l’archivio privato del pittore, costituito da 25 faldoni di documenti, diari e lettere manoscritti, per lo più inediti, fotografie di famiglia, l’archivio personale e la biblioteca personale di 1200 volumi.

Questo nucleo non è attualmente esposto, ma in questa occasione una scelta delle migliori opere viene qui presentata per la prima volta.