Claudio Abate superficie sensibile

- DATA INIZIO: 03/03/2023

- DATA FINE: 04/06/2023

- LUOGO: ROMA - MAXXI

- INDIRIZZO: Via Guido Reni, 4

- TEL: +3906 3201954

Il fotografo che ha documentato le più importanti mostre d’arte del secondo novecento e inizio millennio.

Claudio Abate superficie sensibile – Mostra Maxxi

 

Mostra Claudio Abate Maxxi
Immagine ufficiale sito

 

ROMA – MAXXI Via Guido Reni, 4

Dal 03/03 al 04/06/2023

A Claudio Abate (Roma,1943 – 2017), il fotografo degli artisti, il Museo delle Arti del XXI secolo/MAXXI di Roma dedica una nuova mostra nel 2023.

Si è infatti inaugurata il 3 marzo la mostra Claudio Abate superficie sensibile, a cura di Ilaria Bernardi e Bartolomeo Pietromarchi, in collaborazione con l’Archivio Claudio Abate.

Una mostra che vuol rendere omaggio a un grande protagonista della scena artistica italiana che ha saputo essere autore, testimone, regista della cultura visiva contemporanea e porsi come punto di riferimento per artisti di diverse generazioni, dalla fine degli anni Sessanta alla sua recente scomparsa.

La mostra ripercorre la produzione di Abate attraverso la “lente” del suo archivio, spazio allo stesso tempo di lavoro e concettuale che permette di indagare gli aspetti più profondi e nascosti del suo autore e che oggi costituisce un prezioso patrimonio per gli studi storico-artistici sull’arte italiana e internazionale.

La produzione di Claudio Abate spazia infatti dalle fotografie di opere, artisti e mostre dell’Arte Povera, agli scatti sulla scena artistica ed espositiva in Italia e all’estero, fino a fotografie su teatro, moda, costume, attualità.

Una selezione di oltre 150 fotografie, dalle più celebri alle meno note, fino ad alcune ancora inedite, distribuite in nove sezioni tematiche, arricchite da documenti d’archivio, filmati, testimonianze d’epoca, per portare alla luce i rapporti di Abate con artisti e istituzioni, ma anche approfondire la sua ricerca fotografica.

Le sezioni tematiche ripercorrono nelle sequenze a parete le più assidue collaborazioni e i più ricorrenti interessi del fotografo con teche di approfondimento che testimoniano come ogni fotografia funzioni come un “portale” che apre un mondo di significati e storie.

Si parte dall’ esordio dell’autore, con le prime fotografie ad artisti come Mario Schifano, ritratto in bianco e nero nel suo studio nel 1959, e Pino Pascali.

Uno spazio particolare è dedicato poi a Kounellis, con cui Abate ebbe un sodalizio umano e professionale durato tutta la vita (con oltre 20mila fotografie scattate dai primi anni Sessanta al 2016).

Abate documenta mostre e azioni eccezionali, tra cui quelle di Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Robert Smithson, Gino De Dominicis e molti altri.

Una sezione è dedicata alle grandi rassegne in Italia e all’estero tra cui arte povera più azioni povere, a cura di Germano Celant, ad Amalfi nel 1968 quella che ha segnato la prima manifestazione del più importante Movimento artistico italiano del secondo Novecento, l’Arte Povera.

A Roma Abate ha condiviso con assiduità le più importanti sperimentazioni degli artisti nelle gallerie, nei loro studi, oppure nelle istituzioni più attive del panorama romano fino agli anni Duemila. Tra queste, la scuola di San Lorenzo, la Fondazione Volume! e Villa Medici.

La mostra termina con le sperimentazioni artistico-fotografiche di Abate, da lui immaginate come vere e proprie opere d’arte.

ORARI DI APERTURA

  • lunedì chiuso
  • da martedì a domenica 11.00 – 19.00
  • Ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura

INFO

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