Carla Iacono presenta, una serie di dittici in cui analizza l’uso della fotografia nel cinema di Pasolini
CARLA IACONO SULLA SPIETATEZZA DEI COLORI – Pasolini e la fotografia – Galleria VisionQuesT 4rosso contemporary photography
Fondata nel 2008 la Galleria prende il nome VisionQuesT dalla cultura tradizionale dei nativi dell’America Settentrionale ed è un rito di passaggio, un urlo liberatorio.
Un viaggio all’interno della natura, alla ricerca di una guida personale e spirituale.
Una scoperta interiore, un’apparizione, una visione, che fornisce significato profondo e direzione alla vita.
VisionQuesT 4rosso contemporary photography è dedicata in particolare all’arte fotografica.
La galleria chiude la sua stagione espositiva 22/23 con la mostra SULLA SPIETATEZZA DEI COLORI – Pasolini e la fotografia di Carla Iacono
Nel settembre 1970 Pier Paolo Pasolini, durante un’intervista per la rivista Progresso fotografico, parlò dell’uso della fotografia nel suo cinema. Inizialmente in b/n, per lui particolarmente poetica, fino ad “Uccellacci e Uccellini,” e poi a colori, per lui deludente nel constatare la difficoltà di riprodurli fedelmente nelle fasi di sviluppo e stampa delle pellicole.
Svelò che da allora i luoghi e i paesaggi scelti per i propri film erano spesso già cromaticamente selezionati, a volte con pochi colori dominanti. Questo perchè consapevole della differenza tra la prestazione della macchina da presa, in grado di cogliere spietatamente tutti i colori possibili, e l’effettiva percezione umana, più limitata.
Realizzava così una sorta di impostazione della costruzione formale, inclusi cromia e luce, per potenziare la carica espressiva dell’immagine attivando meccanismi psico-percettivi.
Nella mostra dedicata al rapporto di Pasolini con la fotografia, Carla Iacono presenta perciò una serie di dittici nei quali l’artista analizza proprio tale approccio, declinando alcuni still cinematografici Pasoliniani in altrettanti dittici. Tutte opere che comprendono un’immagine cromaticamente alterata associata ad un’immagine in b/n.
Sono immagini evocative che cercano di penetrare al di là della superficie, con richiami al Pasolini pittore e studioso di storia dell’arte, aspetti forse meno conosciuti ma altrettanto importanti per comprendere il cinema pasoliniano.
La mostra presenta, oltre a tre dittici dedicati a Teorema, già esposti in Olanda e Italia in occasione del 100° anniversario della nascita di Pasolini, anche quattro dittici inediti, realizzati appositamente per l’esposizione, dedicati alla Trilogia della Vita (Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle Mille e una notte) e a Medea.
Le immagini utilizzate ritraggono dunque unicamente personaggi femminili, proponendoci altresì una riflessione sull’importanza delle figure femminili nell’opera di Pasolini. Oltre alle alterazioni cromatiche sono presenti, in linea con i più recenti lavori di Iacono, elementi a collage che richiamano la forte simbologia utilizzata da Pasolini nei propri capolavori.