A new artistic conception 1960

- DATA INIZIO: 12/01/2023

- DATA FINE: 01/04/2023

- LUOGO: PARIGI – Tornabuoni Art

- INDIRIZZO: 16 Avenue Matignon, 75008

Attraverso la memoria di una storica mostra del 1960 Tornabuoni offre una panoramica delle trasformazioni in corso nell’ambito dell’arte italiana ed europea del dopoguerra.

A new artistic conception 1960 – Mostra Parigi

 

Mostra Tornabuoni Parigi
Installation view

 

PARIGI – Tornabuoni Art 16 Avenue Matignon, 75008

Dal 12/01 al 01/04/2023

La Galleria Tornabuoni, nella sua sede di Parigi dedica una mostra ad un evento espositivo che nel 1960 ebbe una grande risonanza in Italia.

Dal 9 al 20 aprile 1960 a Padova, infatti, il Circolo Il Pozzetto presentò la mostra La nuova concezione artistica, che era stata già esposta a Milano presso la galleria Azimuth.

Attraverso le opere di Alberto Biasi, Enrico Castellani, Heinz Mack, Piero Manzoni, e Manfredo Massironi, quella mostra offriva una panoramica delle trasformazioni in corso nell’ambito dell’arte italiana ed europea del dopoguerra.

La mostra A new artistic conception 1960/una nuova concezione artistica 1960 che la galleria Tornabuoni di Parigi ha inaugurato il 12 gennaio 2023 analizza appunto quell’esposizione che riunì̀ per la prima volta un gruppo di artisti la cui produzione fu particolarmente emblematica dei cambiamenti che caratterizzarono l’arte italiana del secondo dopoguerra.

Nonostante la mostra abbia avuto breve durata, solo una decina di giorni, l’esposizione fu, infatti, l’occasione per presentare le teorie e le idee che erano alla base dei movimenti artistici di quel periodo al di fuori dei poli artistici classici di Roma, Torino e soprattutto Milano.

La scena artistica italiana degli anni Sessanta stava vivendo infatti a Milano un rinnovamento della concezione delle arti dopo l’opera pionieristica di Lucio Fontana, il cui Concetto Spaziale. Attese rompe completamente con le idee tradizionali di pittura e scultura.

Elementi come l’assenza, il vuoto e il monocromo sono presenti in giovani emergenti come Piero Manzoni e Castellani, e si fanno sentire anche in città più piccole come Padova con le ricerche artistiche Alberto Biasi, Manfredo Massironi ed Ettore Lucchini.

La nuova concezione artistica di questi giovani ben si esprimeva nel testo scritto in occasione di quella mostra nel 1960:

La «nuova concezione artistica» è essenzialmente ricerca, si pone al di fuori di qualsiasi tendenza schematizzabile: nasce dalla struttura molteplice della vita moderna.

La «nuova concezione artistica» deriva dal superamento dell’«arte per l’arte» e «l’arte attraverso l’arte» perché́ supera l’individualismo sentimentale.

La «nuova concezione artistica» respinge il determinismo causale e l’indeterminato casuale per una ricerca di verità̀, che risulta da una adesione collettiva sempre più̀ estesa.

La «nuova concezione artistica» abbandona lo spazio limitato delle due dimensioni per uno spazio più̀ vasto di cui la luce è l’elemento determinante.

La «nuova concezione artistica» supera l’estetica tradizionale per difendere un’etica di vita collettiva.

La mostra di Tornabuoni Art Paris è un’occasione per approfondire questo capitolo dell’arte italiana del dopoguerra della mostra La nuova concezione artistica attraverso opere importanti degli anni Sessanta e opere più̀ recenti di questi artisti emblematici.

Da Piero Manzoni arrivava la volontà di liberare la superficie per mettere in primo piano il rapporto tra materia e luce, da Castellani, allievo di Lucio Fontana, il desiderio di andare oltre il formato bidimensionale delle tele.

Gli artisti padovani si sono avvicinati alla superficie con un interesse per gli effetti ottici.

Ciò̀ è particolarmente visibile nel caso di Alberto Biasi con il suo Oggetto ottico-dinamico (1961), un notevole esempio di opera che rompe con l’idea classica di cosa possa essere una superficie pittorica.

La struttura stessa dell’opera diventa uno strumento per ricercare vibrazioni ottiche e dinamismo.

A Padova nasce con Biasi il Gruppo N, con le sue ricerche cinetiche e optical che in Europa trova sponda nel Gruppo Zero di cui Heinz Mack, pure in mostra, è fondatore assieme a Otto Piene e Günther Uecker.

 

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 10.30 – 18.30

INFO

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