Büttner è rinomato per trarre dalla vita quotidiana strati di significato più profondi che possono, a prima vista, sembrare banali
WERNER BÜTTNER: No Scene from My Studio
La Simon Lee Gallery è orgogliosa di presentare No Scene from My Studio, una mostra di opere nuove e recenti dell’artista Werner Büttner.
Questa è la mostra di debutto dell’artista con la galleria, che anticipa un’importante retrospettiva che copre la sua carriera dall’inizio degli anni ’80 alla Hamburger Kunsthalle, in Germania, entro la fine dell’anno.
Büttner è rinomato per trarre dalla vita quotidiana strati di significato più profondi che possono, a prima vista, sembrare banali.
Le sue tele e collage raffigurano una realtà tragicomica, confrontando le norme sociali con ironia e satira, pur mantenendo una presa salda sulla storia della pittura.
Spinto da questa filosofia impenitente, Büttner, insieme a Martin Kippenberger e Albert Oehlen, divenne una voce reattiva ad Amburgo alla fine degli anni ’70.
Il trio riteneva che l’arte avesse bisogno di affrontare i fallimenti della moralità umana all’interno della società.
Il linguaggio visivo sovversivo che hanno plasmato, soprannominato “Bad Painting”, ha rinunciato alle convenzioni pittoriche di tecnica e gusto, a favore di un’estetica che ha reinventato con aria di sfida il mezzo.
Büttner invita il suo pubblico a ripensare argomenti tradizionali e riferimenti storici dell’arte più ampi nel campo della pittura.
Mescolando passato e presente, si occupa di icone e immagini, reimmaginandole e reinterpretandole attraverso una lente contemporanea.
In The Youth of the Venus of Willendorf, Büttner fa riferimento al totem della fertilità del Paleolitico superiore, una rappresentazione paradigmatica di una voluttuosa figura femminile.
Il dipinto offre una prospettiva rivista, raffigurante un diverso archetipo di una forma femminile nubile con un torso snello e sensuale.
Considerando la Venere di Willendorf a un’età diversa, Büttner sblocca una figura tradizionalmente congelata nel tempo e crea possibilità per l’emergere di nuove narrazioni.
Ulteriori accenni alla storia dell’arte possono essere osservati anche in No Scene from My Studio.
Qui, la figura tinta di blu di una donna è sola in una composizione che ricorda gli iconici ritagli multicolori di Henri Matisse, mentre il titolo mette in dubbio se il dipinto sia un omaggio o una sfida al maestro francese.
I titoli di Büttner rivelano un senso dell’ironia finemente sintonizzato, spesso scoprendo verità crude e amare.
Le sue frasi audaci ed enigmatiche e l’uso del testo all’interno di un certo numero di opere in mostra svolgono un ruolo decisivo nella ricezione dei suoi dipinti, dirigendo l’attenzione dello spettatore e allo stesso tempo lasciando spazio all’interpretazione.
La Simon Lee Gallery è una galleria d’arte internazionale che rappresenta oltre 35 artisti e tenute contemporanei affermati ed emergenti.