Prima mostra a Firenze dei quattro artisti internazionali del Premio Villa Romana 2021
The Villa Romana Fellows 2021
Villa Romana, con sede a Firenze, è un centro di produzione d’arte contemporanea e di scambio internazionale.
Fin dal 1905, vi hanno vissuto e lavorato i vincitori del Premio annuale Villa Romana.
Durante il loro soggiorno, gli artisti premiati entrano in contatto con ospiti internazionali e con la scena artistica regionale e italiana.
È così, che, nel corso dei decenni, Villa Romana si è imposta come un’interfaccia unica e dinamica, attiva nella produzione contemporanea e impegnata a portare avanti il dibattito e lo scambio artistico tra Germania, Italia e il bacino del Mediterraneo.
Dal 12 febbraio la villa ospita The Villa Romana Fellows 2021, una prima mostra con le opere di quattro artisti pochi giorni dopo il loro arrivo in villa.
Sono i quattro premiati di Villa Romana 2021, che offre ad artisti di spicco, per lo più giovani, la possibilità di portare avanti la loro ricerca artistica durante un lungo soggiorno a Firenze.
Il Premio Villa Romana è il più antico premio tedesco dedicato all’arte.
Fin dall’inizio nel 1905, la sua storia è legata ad artisti di grande rilievo
I premiati del 2021 sono Pauline Curnier Jardin, Lene Markusen, Musa Michelle Mattiuzzi e Giuseppe Stampone.
Pauline Curnier Jardin, nata nel 1980 a Marsiglia, vive a Berlino e ad Amsterdam. Lavora con installazioni, performance, film e disegni e nel 2019 è stata insignita del Preis der Nationalgalerie a Berlino.
Lene Markusen, nata nel 1973 in Danimarca, ha studiato, vive e lavora ad Amburgo. Il suo lavoro artistico-cinematografico prende le mosse da prospettive etnologiche e cinematografiche ispirate alla quotidianità.
Musa Michelle Mattiuzzi, è nata a San Paolo nel 1983, e vive a Salvador, in Brasile. È una performer, scrittrice e ricercatrice. Uno dei motivi ricorrenti nella sua opera è il corpo della donna nera e la dimensione esotica in cui viene relegato.
Giuseppe Stampone, nato nel 1974 a Cluses, Francia, vive tra Roma e Bruxelles. La sua opera artistica – sotto forma di disegni dettagliati di piccolo formato realizzati con la penna a sfera o installazioni legate allo spazio – è caratterizzato da un’analisi critica delle cosiddette conquiste della civiltà occidentale e delle loro conseguenze – come il razzismo e l’esclusione.