Una mostra che intende dare un contributo alla riscrittura della storia di un movimento artistico rivoluzionario.
SURREALISM BEYOND BORDERS
Quando Tate aprì per la prima volta le sue porte al pubblico nel 1897 aveva un solo sito, che mostrava una piccola collezione di opere d’arte britanniche.
Oggi Tate è una delle più importanti gallerie del Regno Unito con quattro siti principali, Tate Britain, Tate Modern, Tate Liverpool e Tate St. Ives.
Le collezioni di arte britannica dal 1500 ai giorni nostri e di arte moderna e contemporanea internazionale comprendono oggi quasi 70.000 opere d’arte.
Nella sede londinese la Tate Modern propone la mostra SURREALISM BEYOND BORDERS, un’esposizione che propone opere che si rifanno a quel movimento letterario, filosofico e artistico del ventesimo secolo che ha esplorato i meccanismi della mente, sostenendo l’irrazionale, il poetico e il rivoluzionario che è stato il Surrealismo.
Il surrealismo non è infatti uno stile, ma uno stato d’animo.
Mira a sovvertire la realtà per trovare il perturbante nel quotidiano, per attingere ai nostri desideri inconsci e dare vita ai sogni.
E per molti artisti in tutto il mondo, è stato un modo per sfidare l’autorità e immaginare un nuovo mondo.
Le precedenti storie di surrealismo si sono concentrate sulla Parigi degli anni ’20.
Sulla base di ricerche approfondite, questa mostra raggiungerà tutto il mondo e oltre 50 anni.
Mostrerà come artisti di tutto il mondo sono stati ispirati e uniti dal surrealismo, provenienti da centri diversi come Buenos Aires, Il Cairo, Lisbona, Città del Messico, Praga, Seoul e Tokyo.
Coniato da Guillaume Apollinaire il termine surrealista ha trovato il suo primo interprete in André Breton, capofila di un nuovo raggruppamento di poeti e artisti a Parigi, che, nel suo Manifesto del Surrealismo (1924), definì il surrealismo come:
“puro automatismo psichico, con il quale ci si propone di esprimere, verbalmente, per iscritto o in altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettatura del pensiero in assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale.”