A Zanzotto, cantore del paesaggio veneto, è dedicata questa nuova mostra di Elio Armano, aperta sui colli euganei
Sulle orme di Petrarca. Zanzotto Euganeo Elio Armano – Mostra Padova
TEOLO (PD) -Museo Dino Formaggio Palazzetto dei Vicari – via Molare 1
Dal 17/06 al 03/09/2023
Il Museo d’Arte Contemporanea/MAC “Dino Formaggio” di Teolo, sui colli Euganei, realizzato dall’Amministrazione Comunale di Teolo unitamente all’opera dell’illustre concittadino di cui porta il nome, è stato inaugurato e aperto al pubblico nell’ottobre del 1993 e presenta una raccolta di opere di pittura e di scultura comprese tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri.
Negli spazi di Palazzetto dei Vicari, che ospita il museo, si è inaugurata il 17 giugno 2023 una mostra dello scultore Elio Armano, che vuol essere un omaggio e un augurio al nuovo Parco Letterario Petrarca e colli Euganei col pensiero rivolto al più importante poeta veneto del Novecento, Andrea Zanzotto.
Elio Armano è uno scultore che lega strettamente il suo pensare artistico all’impegno politico, sociale e ambientale.
Elio Armano nasce a Padova il 4 aprile 1945.
Nella stessa città frequenta l’istituto d’Arte Pietro Selvatico, dove, per mantenersi deve intrecciare lo studio al lavoro estivo alla bottega ceramica “Stil Keramos” e all’attività di restauro con gli Strazzabosco alle statue dell’isola Memmia del Prato della Valle.
Conclude poi i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove, dal 1965 al 69 è stato allievo di Alberto Viani.
Sempre a Venezia nel 1967 ottiene il premio di scultura dell’Opera Bevilacqua La Masa.
Sono anni che lo vedono parimenti impegnato a Padova nel Teatro Popolare di Ricerca come scenografo e costumista, e in alcune mostre dove espone una ricchissima produzione, (in gran parte distrutta successivamente), realizzata negli spazi messigli a disposizione da Viani.
Impegnato politicamente, da consigliere regionale ma soprattutto da sindaco della cittadina in provincia di Padova, Cadoneghe, manifesta la sua grande attenzione ai problemi dell’ambiente e del rapporto dell’uomo con la natura.
Famosa la sua azione clamorosa come la messa al bando nella sua città della plastica usa e getta e la sua costante azione di sensibilizzazione a questi temi e ai problemi dell’urbanistica e del valore del paesaggio con il coinvolgimento di artisti, scrittori, architetti che chiama numerosi a Cadoneghe e all’amicizia con i due grandi scrittori veneti Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern.
Cessati gli impegni politici ha ripreso con più energia la sua ricerca e produzione artistica, in particolare con opere in creta sempre però animato dagli ideali e dalle preoccupazioni che lo hanno guidato fin da giovane.
A Zanzotto cantore del paesaggio veneto è dedicata questa nuova mostra aperta sui colli euganei.
La mostra è frutto di collaborazione con il Parco letterario Francesco Petrarca e con il Comune di Pieve di Soligo ed è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Partecipa con attività collaterali il progetto Armonie composte del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli studi di Padova.