Le straordinarie serie fotografiche dedicate da Salgado al tema delle migrazioni
Il Museo d’Arte/MAR di Ravenna presenta la mostra fotografica SEBASTIÃO SALGADO. Exodus – Umanità in cammino
In occasione del Festival delle culture, che torna dal 12 marzo 2024 dopo l’annullamento dell’edizione 2023 a causa dell’emergenza alluvione, si inaugura il 21 marzo 2024 a Ravenna, negli spazi del Museo d’Arte città di Ravenna/MAR, SEBASTIÃO SALGADO. Exodus – Umanità in cammino, mostra realizzata in collaborazione con Contrasto e grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e curata da Lélia Wanick, moglie e compagna di avventura del fotografo.
Nato in Brasile nel 1944 Sebastião Salgado è un famoso fotografo umanista, considerato uno tra i più grandi fotografi dei nostri tempi. Le immagini di Salgado hanno documentato gli aspetti più scomodi del mondo contemporaneo: il dolore umano derivante dallo sfruttamento, il terrore delle guerre e la distruzione ecologica.
Dopo aver lavorato come economista per l’Organizzazione Internazionale per il Caffè inizia a intraprendere la carriera di fotografo nel 1973: lavorando prima come freelance e poi per l’agenzia fotografica Sygma documentando la rivoluzione in Portogallo, la guerra in Angola e gli avvenimenti in Mozambico.
Nel 1993 Sebastião Salgado inizia il suo viaggio fotografico, fisico ed esistenziale nella galassia delle migrazioni.
In sei anni il reporter brasiliano ha percorso quattro continenti con scatti che catturano partenze e approdi, campi profughi dove milioni di persone vivono un destino incerto.
Da allora la mappa del mondo appare cambiata, ma l’esodo di intere popolazioni è quanto mai attuale e la condizione di profughi o migranti rappresentano uno scenario che assume dimensioni sempre più globali.
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