Ingegnere nucleare Leo Contini Lampronti è diventato artista a tempo pieno, testimone dell’estetica e della cultura ebraica
Il MEIS di Ferrara propone la mostra Ritorno a Ferrara. L’universo di Leo Contini Lampronti, a cura di Hava Contini e Yael Sonnino-Levy
Mercoledì 8 novembre alle 17.30 al MEIS /Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara sarà inaugurata la mostra Ritorno a Ferrara. L’universo di Leo Contini Lampronti” curata da Hava Contini e Yael Sonnino-Levy.
Sarà un’occasione per scoprire o approfondire la conoscenza di un artista contemporaneo eclettico, ironico e immaginifico.
Nato nel 1939 a Nizza, ma originario di Ferrara, Leo Contini Lampronti si trasferisce a Tel Aviv dopo aver conseguito la laurea in ingegneria nucleare.
Proprio in Israele, esplora e sperimenta forme e tecniche, dedicandosi completamente all’arte e confrontandosi con lingue, parole e mondi diversi.
La sua produzione spazia tra disegni, oggetti rituali ebraici, sculture, dipinti e creazioni originali, tra cui le tototomie, le anasculture e gli ARKS.
Al centro dei suoi interessi, anche un legame indissolubile con la città dei genitori: la Ferrara, fisica e metafisica, che rivive in maniera giocosa e inedita sulle sue tele e mantiene intatto il suo fascino misterioso sospeso nel tempo.
Quello del MEIS è un omaggio all’artista scomparso nel 2020 che racconta anche un tassello della storia degli ebrei italiani nel Novecento.