La mostra racconta l’omaggio che, in uno storico incontro televisivo del 1967, Pasolini tributa ad Ezra Pound dopo anni di rifiuto e ostilità.
Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact
ROMA – Museo MACRO Via Nizza, 138 e Via Reggio Emilia, 54
Dal 24/11/2022 al 19/02/2023
Il MACRO/ Museo d’Arte Contemporanea di Roma nasce dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea nel 2002 nei locali ristrutturati del dismesso complesso produttivo della Società Birra Peroni nel quartiere romano Salario-Nomentano.
La vitalità del Museo è assicurata da una frequente proposta di mostre temporanee, sempre di grande interesse e attualità.
Dal 24 novembre 2022 al 19 febbraio 2023, il MACRO ospita un progetto espositivo a cura di Giuseppe Garrera legato al percorso della mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo – Il corpo poetico a Palazzo delle Esposizioni, come parte del più ampio progetto di celebrazioni per il centenario della nascita di Pasolini che coinvolge le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
La mostra al MACRO, Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact, si concentra in un momento preciso della sua storia di poeta: l’incontro televisivo con Ezra Pound, avvenuto nel 1967.
Voluto da Vanni Ronsisvalle per la serie Incontri, e trasmesso dalla Rai nell’anno successivo, come punto di arrivo di un percorso di odio, ripensamento e ricongiungimento, l’incontro assunse l’inaspettata forma della restituzione di un patto fondato sul comune destino di lotta e illusione di poeti.
Pasolini era stato tra i pochi poeti che fin dal 1956 avevano opposto un netto rifiuto a firmare un appello che liberasse Pound dall’ospedale psichiatrico criminale federale di “St. Elizabeth” in cui era recluso da 11 anni, quando la condanna a morte per alto tradimento, collaborazionismo e propaganda antiamericana e fascista era stata convertita in perizia e certificazione psichiatrica.
Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini, Vittorio Sereni, perfino gli amici di Pasolini, Sandro Penna, Alberto Moravia, Attilio Bertolucci, insieme a tanti altri, avevano firmato per la liberazione, o in nome di un principio di umanità o, i più, in considerazione del fatto che si trattava di uno tra i più grandi poeti di tutti i tempi.
L’incontro del 26 ottobre 1967 a Venezia era quindi molto atteso ed incerto ma Pasolini mette in scena una cerimonia di amicizia che si apre con la lettura di A Pact, poesia di Pound inizialmente dedicata a Walt Whitman, di fronte al poeta che assiste silenzioso a questo gesto di riconoscimento del valore del suo pensiero.
La mostra racconta quindi l’omaggio che Pasolini tributa al poeta (addirittura presentandosi come un figlio che si riconcilia con il padre) dopo anni di rifiuto e ostilità.
Viene presentata anche una selezione di documenti storici, articoli di giornali e libri che contestualizzano l’evoluzione del rapporto tra Pasolini e Pound e ripercorrono una storia di devozioni, dubbi, perplessità, considerazioni sul ruolo della poesia e il disastro delle idee