Backwards Ahead presenta un nucleo di lavori parte della Collezione Sandretto Re Rebaudengo che si relazionano con i concetti di tempo, di storia e di prova.
BACKWARDS AHEAD
TORINO- Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane 16 Torino
Dal 03/11/2022 al 26/02/2023
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, fondata a Torino nel 1995, diffonde e promuove l’arte contemporanea, cercando di avvicinare un pubblico sempre più ampio con le sue esposizioni e tramite corsi d’arte per adulti.
La Fondazione svolge un servizio di mediazione culturale per accompagnare il visitatore attraverso il percorso espositivo ed è promotrice di un programma di progetti sperimentali e interculturali.
Sostiene gli artisti, anche tramite la committenza di nuove opere d’arte.
Spesso le iniziative sono avviate in sinergia con altre istituzioni per la diffusione e la valorizzazione dell’arte.
Dal 3 novembre viene presentata la mostra BACKWARDS AHEAD, titolo preso in prestito dall’omonima opera dell’artista Kiran Subbaiah, un’installazione a circuito chiuso che coinvolge i visitatori in un sistema di controllo in differita, che ribalta le coordinate spazio-temporali di chi la attraversa.
Backwards Ahead presenta un nucleo di lavori parte della Collezione Sandretto Re Rebaudengo che si relazionano con i concetti di tempo, di storia e di prova.
Attraverso i linguaggi della scultura, dell’installazione e della fotografia, le artiste e gli artisti in mostra mettono in discussione la nozione di tempo lineare, su cui poggia la concezione occidentale di storia.
Questa visione considera ciò che è “in avanti/ahead” come una sequenza di avvenimenti senza ritorno e ciò che sta “indietro/backwards” come qualcosa di ricostruibile solo tramite una ricerca continua di prove, tracce storiche o giudiziarie, che dimostrino la veridicità degli eventi.
I lavori di Simon Starling e di Slavs and Tatars declinano il tempo come ciclo economico-produttivo e come corso destinato a ripetersi in un eterno loop.
Liz Glynn, Goshka Macuga, Yinka Shonibare si confrontano con la cultura materiale, le politiche istituzionali e la costruzione dell’identità culturale, attraverso la copia, la falsificazione e il re-enactment del passato.
Paul Graham, June Crespo, Josh Kline, Andra Ursuţa adottano un registro forense, inseguono indizi e prove, infine espongono o performano le paradossali funzioni degli organi di controllo e di disciplina.