Paolo Masi un artista capace di nobilitare, con il suo lavoro, gli umili cartoni che trovi spesso ammucchiati fuori dai negozi.
Paolo Masi IL FERVORE DELLA RICERCA
La Galleria d’arte moderna e contemporanea L’incontro viene inaugurata nel 1974 come espressione della forte passione artistica che accomuna Antonietta Bettini e la figlia Erminia Colossi.
La scelta del nome della Galleria non è un caso; al contrario essa allude all’obiettivo principe: favorire un reciproco scambio tra artisti e collezionisti attraverso l’organizzazione di prestigiose mostre personali con la presenza dei maggiori Maestri del tempo.
Si sono così susseguiti nel tempo artisti italiani come Annigoni, Cascella, Guttuso, Sassu, Rotella, Vedova, Pomodoro, Boetti, Kounellis, Dorazio, Bonalumi.
A questi si aggiungono artisti stranieri del calibro di Christo, Max Bill, Vasarely, Lindström, Appel.
Dal 25 settembre la galleria propone una mostra personale dell’artista Paolo Masi.
Nato nel 1933 a Firenze, dove vive e lavora Paolo Masi, dopo le prime esperienze informali degli anni cinquanta, negli anni sessanta inizia a lavorare “trasformando” i materiali.
Questa sperimentazione lo conduce al gruppo di ricerca estetica Centro F/Uno (con Baldi, Lecci e Maurizio Nannucci).
Negli anni Settanta Masi si avvicina alla Pittura Analitica lavorando sulla ritmicità della scomposizione.
Vive qualche tempo a New York e rivolge la sua attenzione agli elementi urbani più semplici (tombini, muri, pavimenti) che riproduce sia con le polaroid che con la tecnica del frottage.
Nel 1974 la sua “attenzione analitica” si sposta sulle “Tessiture” (tele cucite) e soprattutto sui cartoni da imballaggio, che tratta con varie tecniche, pittoriche e non, per elaborare in modo assolutamente personale la struttura di quel materiale povero.
Contemporaneamente fonda “Zona” insieme a Maurizio Nannucci, spazio collettivo no profit per l’arte.
Dal 2000 questa esperienza si trasformerà, sempre a Firenze, nella gestione di un nuovo spazio collettivo chiamato “Base“.
Tra le sue numerose mostre spiccano le partecipazioni alla Biennale di Venezia del 1978, alla Quadriennale di Roma del 1986, e quelle in vari prestigiosi musei quali quello di Vienna, Francoforte, Belgrado, Rivoli, Parigi, Firenze, Milano e molti altri.
Sue opere appartengono già da tempo ad importanti Collezioni di Musei e Fondazioni.