Arnulf Rainer. Colori nelle mani

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- DATA INIZIO: 02/10/2021

- DATA FINE: 08/01/2022

- LUOGO: FIRENZE – Galleria Poggiali

- INDIRIZZO: Via della Scala 35/a e Via Benedetta 3/r (due sedi)

- TEL: +39 055 287748

L’artista austriaco Arnulf Rainer fu molto vicino all’Azionismo viennese e ha dipinto molto stendendo i colori con le mani nude.

Arnulf Rainer. Colori nelle mani

 

Arnulf Rainer, Colori nelle mani, Installation view
Arnulf Rainer, Colori nelle mani, Installation view

 

La Galleria Poggiali di Firenze, nelle sue due sedi di via della Scala e di via Benedetta presenta la mostra Colori nelle mani dell’artista austriaco Arnulf Rainer (Baden, 8 dicembre 1929) con la curatela di Helmut Friedel.

Noto al grande pubblico per la sua arte astratta e informale, Arnulf Rainer durante i suoi primi anni di carriera fu influenzato dal Surrealismo facendo poi evolvere il suo stile verso la distruzione delle forme, con annerimenti, ridipinture e mascherature di illustrazioni e fotografie che dominano i suoi lavori successivi.

Era molto vicino all’Azionismo viennese, caratterizzato da body art e pittura sotto l’effetto di droghe e dipinse a lungo la relazione tra la vita e la morte concentrandosi ampiamente sul tema di Hiroshima in relazione al bombardamento nucleare della città giapponese e alle sue ricadute politiche e fisiche.

Colori nelle mani presenta un corpus di dipinti inediti, scelti appositamente attraverso ripetuti incontri con l’artista, attingendo da opere venute alla luce soprattutto negli anni Ottanta.

Si tratta di opere della serie di lavori realizzati segnando la superficie con la violenza pittorica direttamente delle dita e delle mani, che ne hanno certificato la rilevanza internazionale, selezionati per la loro portata nell’evoluzione dell’arte contemporanea.

In quegli anni, come ricorda il curatore, il pittore lavora da una superficie all’altra, afferra i colori ad olio, sente la piena presenza della materia nelle sue mani nude, che non protegge nemmeno con i guanti. Così, come un demiurgo, forma l’espressione come rappresentazione. Alcune stesure di colore ricordano mani in cerca di soccorso che non trovano sosta e somigliano a urla; altre, più concilianti, circondano un oggetto o uno spazio immaginario e trascinano con sé anche altri colori, generando così una selvaggia danza espressiva, la danza dell’espressione diretta.

Questi lavori furono particolarmente apprezzati in grandi eventi internazionali come Documenta 7 a Kassel del 1982 o come nella personale alla Guggenheim di New York nel 1989.

Oltre a questa serie la mostra intende documentare il momento successivo della carriera di Rainer con i lavori dei primi anni ’90 caratterizzati da un ulteriore intensità̀ pittorica.

E’ presente, infatti, una grande croce (Kreuz – Senza Titolo, 1998) completamente nera destinata a scompaginare l’assetto della mostra, a riportare e documentare l’atteggiamento dissacrante e motivo di sorpresa di Arnulf Rainer.

Lo strato di carta decorata con stelle e un angelo in legno applicato nella parte alta, appartenenti all’iconografia della tradizione romanica dei crocifissi, sono lasciati a malapena intravedere sotto Il colore nero applicato copiosamente.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

INFO

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