Una mostra che immerge il visitatore in un’atmosfera di grande impatto emotivo.

KATE DUNN THE TABERNACLE

A plus A è una galleria dedicata alla sperimentazione di nuovi format espositivi e alla promozione degli artisti nella produzione di mostre e progetti.

A plus A è sinonimo di eccellenza concettuale ed estetica unita alla generosità.

Implica conoscenza pratica ed esperienza di insegnamento, memoria e presenza intellettuale.

Dal 1° ottobre A plus A ospita THE TABERNACLE dell’artista britannica Kate Dunn (1993) prima mostra realizzata in collaborazione con la galleria TJ Boulting di Londra.

Un progetto di collaborazione che prevede l’impegno delle due gallerie di ospitare mostre reciproche.

Così A plus A esporrà presso TJ Boulting a Londra nel 2022 una mostra di Enej Gala.

Per questa prima collaborazione, TJ Boulting presenta a Venezia una mostra personale dell’artista britannica Kate Dunn, che è stata allestita a giugno presso la galleria di Londra, e presenterà alcuni nuovi lavori realizzati appositamente per Venezia.

Il Tabernacolo è un’installazione pittorica multisensoriale, con luci, immagini e musica

Il tabernacolo era una tenda fatta da Mosè in tempi antichi, costruita con la premessa di essere la dimora di Dio sulla Terra; la tenda era onnipotente, ben nota per il suo potenziale di emancipazione o distruzione.

L’ingresso in mostra è come entrare in una tenda e iniziare un viaggio accompagnato dalla musica “Gabber” caratterizzata dal suo suono inesorabilmente veloce, forte e distorto che crea un ambiente in cui il pubblico diventa un corpo collettivo.

Utilizzando pigmenti reattivi ai raggi UV, che rispondono anche alla cultura rave, Kate ha creato dipinti che esistono in tre fasi all’interno dell’installazione, sotto la normale luce della galleria, poi la luce UV e infine l’oscurità.

Sotto la luce UV i pigmenti si caricano, assorbendo e riflettendo la luce e diventando la propria fonte di luce, che poi emettono nell’oscurità, regolando l’ottica del dipinto.

Il pigmento agisce come un organismo vivente, riflettendoci la nostra stessa natura ciclica.

Una mostra dal forte impatto emotivo, tutta da vivere.