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ToggleLa cifra stilistica di Maurizio Galimberti è la tecnica del “Mosaico Fotografico” realizzata con la sua ricerca con Polaroid che inizialmente adatta ai ritratti
Le Stanze della Fotografia di Venezia ospitano la mostra MAURIZIO GALIMBERTI. tra Polaroid/Ready Made e le lezioni americane di Italo Calvino

Le Stanze della Fotografia è l’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, nata con l’obiettivo di mantenere viva e proseguire la decennale esperienza delle mostre fotografiche alla Casa dei Tre Oci dell’Isola della Giudecca.
Il 10 aprile, in contemporanea con l’apertura al pubblico della grande retrospettiva Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, le Stanze della Fotografia aprono anche la mostra Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le lezioni americane di Italo Calvino, curata sempre dal direttore artistico del progetto “Le Stanze della Fotografia”, Denis Curti.
Nato a Como nel 1956 Maurizio Galimberti è un fotografo noto per la sua ricerca con Polaroid a cui si accosta nel 1983 avviando la tecnica del “Mosaico Fotografico” che inizialmente adatta ai ritratti.
La sua fama internazionale nasce tuttavia per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco, e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia, Maurizio Galimberti presenta a Venezia alcuni tra i più iconici mosaici di polaroid, tra i quali Johnny Depp, Barbara Bouchet e Angelica Huston, in un percorso che si articola in sei sezioni: Cenacolo, Storia, Sport, Ritratti, Taylor Swift e Luoghi.
Le sue creazioni, caratterizzate da una visione sfaccettata e frammentata della realtà, sono scomposte e ricomposte come in un mosaico, offrendo una riflessione profonda sulla percezione e sulla molteplicità dei punti di vista.
Le immagini sono quasi sempre manipolate durante la fase di sviluppo, esercitando pressioni con strumenti semplici – come penne e bastoncini di legno – direttamente sulla superficie del supporto, o montate in composizioni a mosaico, all’interno delle quali ogni singolo scatto concorre alla formazione di un risultato finale capace di restituire una visione d’insieme spettacolare.