La giovane artista cubana Eileen Noy propone alla Fondazione Morra Greco un lavoro della sua residenza artistica a Napoli
La Fondazione Morra Greco di Napoli presenta la mostra fotografica Matando el rato di Eileen Noy, fino al 30 marzo
Nata a Napoli nel 2003 per volontà del dentista Maurizio Morra Greco la Fondazione Morra Greco conserva e valorizza la ricca collezione del fondatore che si è sviluppata fino a contare oggi oltre mille opere di circa duecento artisti contemporanei.
Con questa base la Fondazione Morra Greco promuove, sostiene e sviluppa la cultura contemporanea, valorizzando la visione di artisti internazionali e locali, emergenti o già affermati.
Il cinquecentesco Palazzo Caracciolo di Avellino, sede della fondazione, ospita dal 22 febbraio 2024 due esposizioni parallele: la mostra Matando el rato di Eileen Noy e la mostra Phtongos di Fabrizio Cotognini.
Matando el Rato è la prima mostra personale in Italia della giovane artista cubana Eileen Noy (1995, Minas, Camagüey).
Le opere in esposizione – spaziando tra fotografia, installazione, e video – seguono il percorso artistico di Noy dagli anni di formazione all’Accademia di Belle Arti a Cuba fino alle sue pratiche più recenti segnate dagli ulteriori studi presso l’Accademia di Belle Arti di Halle in Germania, passando anche per la sua esperienza a Napoli.
La mostra prende il titolo da un’installazione realizzata dall’artista durante il periodo di residenza che ha trascorso a Napoli nel dicembre 2022 nell’ambito del programma di scambio promosso dalla Fondazione Morra Greco.
Durante la sua permanenza a Napoli, Noy ha sviluppato una riflessione sul concetto di tempo, richiamandosi all’usanza diffusa tra gli anziani del proprio paese, il borgo di Camagüey a Cuba, di trascorrere le ore pomeridiane seduti a chiacchierare fuori delle proprie case.
Matando el Rato, o ammazzare il tempo, è la visualizzazione formale di una lentezza contemplativa tipicamente attribuita ai paesi del sud, come quelli caraibici o del Mediterraneo.
Il rifiuto del tempo come parametro di produttività che restituisce alla natura la sua temporalità rintraccia quindi un legame sotterraneo tra l’isola di Cuba e la città di Napoli.