Una selezione di immagini fantastiche di Animani, prima di una variegata serie di invenzioni create da Mario Mariotti
Mario Mariotti. Animani – Mostra Prato
PRATO – Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci Viale della Repubblica 277
Dal 06/05 al 31/12/2023
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana progettata da zero con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura.
Tutte espressioni del contemporaneo che avvicinano le persone ai grandi temi della vita e della nostra società.
Fino al 31 dicembre il centro presenta la mostra Animani prima di una variegata serie di invenzioni create da Mario Mariotti dipingendosi le mani, in forme che originariamente erano ispirate a impronte umane e giochi di ombre, sviluppate quindi in un progetto vivente tutt’ora in progress.
Mario Mariotti (1936 -1997) artista cresciuto nel popolare quartiere di Santo Spirito a Firenze, a contatto con le botteghe artigiane che lo animano, alla fine degli anni sessanta fonda, con alcuni artisti sperimentali, lo spazio autogestito “Zona”.
Sensibile ai temi politici e civili, in occasione del referendum sul divorzio nel 1974 proietta un grande “No” sulla cupola di Santa Maria del Fiore.
Non sarà l’unica performance urbana di Mario Mariotti: per tutti gli anni ottanta e novanta animerà le piazze d’Oltrarno e il fiume con alcune delle operazioni artistiche e culturali più suggestive della seconda metà del XX secolo, cui chiama a partecipare gli artisti amici, gli studenti, i residenti del quartiere.
Alla fine degli anni sessanta aveva concepito l’idea della pittura sulle mani che concretizza con la pubblicazione del primo libro, Animani, primo di sei libri pubblicati fino agli anni Novanta.
La mostra si concentra su questa sua attività che evidenzia come nelle variopinte rappresentazioni di un bestiario, Mariotti fissa nuove creature generate dalla congiunzione illusionistica tra immagini di animali e movimenti delle mani, invitando chiunque a provare.
Chi legge i suoi libri o vede le sue mostre è invitato a rimboccarsi le maniche e tuffarsi nel colore e nell’immaginazione per far nascere tanti nuovi Animani, quanti la gabbia di un libro non riesca a contenere, che si muovano liberamente e che non siano mai in pericolo di estinzione.
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