L’artista sarda Maria Lai è una delle figure più rappresentative dell’arte contemporanea, autrice di una famosa operazione di arte relazionale nella sua città natale, con il coinvolgimento di tutti i cittadini.
MARIA LAI. Il tempo dell’incalcolabile
La galleria M77 di Milano è stata inaugurato nel 2014 con lo scopo di fare spazio a nuove idee nella scena artistica contemporanea di Milano.
Una galleria in grado di offrire uno spazio espositivo di circa 1000 m2 quale piattaforma di dialogo per progetti ambiziosi, permettendosi mostre ambiziose e con una forte componente curatoriale e site-specific.
Dal 26 ottobre la galleria propone una mostra dedicata all’artista sarda Maria Lai dal titolo Il tempo dell’incalcolabile.
Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919 – Cardedu, 16 aprile 2013) è oggi uno dei grandi nomi del panorama artistico internazionale.
Le sue opere sono presenti in importanti musei internazionali e in alcune delle più prestigiose collezioni private.
Una delle voci più uniche e profonde dell’arte italiana dal dopoguerra, Maria Lai ha articolato la sua pratica artistica attraverso diversi media, tra i quali la tessitura, il ricamo, la scultura, il disegno e la scrittura. Ogni opera riflette l’intensa eco di un rapporto antico che rievoca l’alba della narrazione e della poesia.
Con Legarsi alla montagna (1981) e il coinvolgimento dell’intero paese di Ulassai, realizza la prima opera di arte relazionale in Italia, stravolgendo il tradizionale rapporto fra autore e spettatore dell’opera, trasformando il pubblico nel vero artefice dell’atto artistico.
L’artista è stata ricordata nel 2017 sia alla 57° Biennale di Venezia sia a Documenta 14, nelle due sedi di Atene e Kassel, e nel 2018 è stata protagonista dell’importante monografica Il filo e l’infinito a Palazzo Pitti a Firenze.