L’artista tedesco Manfred Pernice evoca il concetto di trasformazione urbana in un continuo rimando tra rovina, come memoria o scarto, e reinvenzione
Galleria Fonti di Napoli presenta la terza mostra personale di Manfred Pernice: meinFeld, dal 14 gennaio al 22 marzo
Si è aperta il 14 gennaio 2024 la terza mostra personale di Manfred Pernice alla galleria Fonti di Napoli.
Manfred Pernice (1963, Hildesheim) vive e lavora a Berlino e si è formato al College of Fine Arts a Braunschweig e alla Berlin University of the Arts.
Il lavoro di Manfred Pernice trattiene in sé il concetto di continua trasformazione urbana che ha caratterizzato Berlino per oltre un decennio, quello immediatamente successivo alla caduta del Muro.
Sin dagli anni ’90, l’artista ha realizzato elementi scultorei e installazioni derivati dall’architettura e dal design, dai carichi navali, dai container e dagli imballaggi che costellano il paesaggio contemporaneo.
Utilizzando materiali banali e di riuso o tratti dal mondo dell’edilizia, come truciolato e cemento, e combinandoli con oggetti trovati, fotografie, scritti e disegni, Pernice costruisce una estetica della marginalità̀ e dell’incompiuto, che è solo apparentemente approssimativa perché́ risulta invece precisamente dettagliata e pianificata.
Le sue opere sono meditazioni sul paesaggio abitabile, sia urbano che domestico e sulla dialettica tra rovina, come memoria o scarto, e reinvenzione che lo caratterizza.
La mostra alla galleria Fonti ha titolo meinFeld che in tedesco significa il mio campo e gioca sull’assonanza con la pronuncia della stessa parola inglese minefield, campo minato.
Lo spazio domestico diventa un campo o scenario astratto attraverso la collocazione nelle sale della galleria di otto opere/oggetti che si trasformano in potenziali dispositivi di difesa.
Quattro sculture cilindriche e quattro di forma trapezoidale alludono a funzioni determinate e suggeriscono comportamenti familiari, che tuttavia vengono immediatamente deformati.
Allo stesso tempo, sembrano rispondere a nuovi modelli di abitare e di organizzare lo spazio domestico.
Pernice dà vita a uno scenario ambiguo, a una struttura spaziale difficilmente decodificabile, in cui le letture possibili si moltiplicano e le dinamiche di relazione tra le singole opere e lo spazio si espandono.
Sue opere che sono entrate a far parte di collezioni di importanti e prestigiose istituzioni culturali a livello mondiale.
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