LUIGI GHIRRI (non) luoghi

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- DATA INIZIO: 09/04/2022

- DATA FINE: 31/07/2022

- LUOGO: JESI – Palazzo Bisaccioni

- INDIRIZZO: Piazza Colocci, 4 – 60035 Jesi (AN)

- TEL: +390731207523

In mostra a Jesi uno dei maestri della fotografia italiana.

LUIGI GHIRRI (non) luoghi

 

 

La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con il comune di Jesi celebrano Luigi Ghirri, in occasione del trentennale dalla morte, attraverso una mostra che vuole proporsi come un racconto emozionale, un percorso che disveli al visitatore il modo in cui Ghirri entra in rapporto con le cose, celebrando l’artista e ponendo l’attenzione sulla sua intima necessità di fotografare.

Reggiano di origine Luigi Ghirri (1943-1992) è uno dei grandi maestri della fotografia italiana.

Grazie all’assidua frequentazione del gruppo degli artisti concettuali modenesi, Ghirri si avvicina alla fotografia intorno agli anni ’70.

I suoi primi scatti sono realizzati durante le vacanze estive o i fine settimana e tanto basta perché si renda conto che la macchina fotografica sarebbe stato il medium perfetto, un incredibile linguaggio visivo capace di saziare il “desiderio d’infinito che è in ognuno di noi”.

Nella sua opera ha usato la fotografia come mezzo per mettere in discussione la realtà, attraverso immagini che fanno riflettere, sulla differenza tra ciò che vediamo, ciò che rappresentano e il loro significato.

Muore improvvisamente all’età di 49 anni a causa di un infarto.

Ha lasciato un corpo di immagini profonde, a volte ironiche, capaci di emozionare e una profonda riflessione sul linguaggio fotografico.

La mostra “Luigi Ghirri (non) luoghi”, a cura di Massimo Minini, si compone di quaranta fotografie provenienti da collezioni private. Obiettivo del progetto espositivo, ideato da Roberta Angalone, è ricordare l’artista analizzandone la ricerca fotografica dal punto di vista delle motivazioni e dei sentimenti attraverso un percorso che ne tocca i punti di interesse e le questioni.

Si incontra così l’universo personale dell’artista a tratti malinconico, incantato, sospeso e romantico, che trova senso nelle piccole cose, nello stupore e nella meraviglia che scaturisce dal guardare le cose senza il velo dell’abitudine.

Con i suoi scatti dimostra come la fotografia sia generatrice di mondi possibili, mai artificiosi e irreali, ma che sempre raccontano la percezione di un’altra verità, frutto del perfetto “equilibrio tra rilevazione e rivelazione”.

ORARI DI APERTURA

  • Lunedì >domenica 9.30 – 13.00 /15.30 -19.30

INFO

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