L’artista- filosofo sudcoreano Lee Ufan si immerge nell’opera che sta creando distendendosi, per dipingere, su una tavola di legno posta sopra la tela come un ponte.
Lee Ufan: Response
Dal 16 novembre 2021 la galleria Lisson di Londra presenta una selezione di nuove opere dell’artista filosofo Lee Ufan.
Nato nel 1936 a Kyongnam nella Corea del Sud, Lee Ufan è un artista transnazionale, che vive e lavora tra il Giappone e Parigi.
Ha sviluppato la sua pratica negli anni ’60 come membro fondatore e pioniere del movimento d’avanguardia Mono-ha con sede a Tokyo, un gruppo che è servito come pietra di paragone nello sviluppo dell’arte contemporanea in Asia.
Mono-ha (“Scuola delle cose“) è sorto tra il crollo degli ordini mondiali coloniali e le proteste autoritarie, ed è servito come critica delle nozioni occidentali di rappresentazione, con un gruppo di giovani artisti che hanno scelto di concentrarsi sulle relazioni tra materiali e percezioni.
Un elemento cruciale della pratica di Lee è una ricerca di elementi essenziali e nella creazione delle sue opere corpo e gesto svolgono un ruolo importante.
Egli, infatti, dipinge ponendosi disteso sopra la tela, su una tavola di legno posta sopra come un ponte.
In questo modo Lee si sente parte della tela e può immergersi in essa.
Alla Lisson Gallery, Lee riunisce 6 nuovi dipinti e 4 opere su carta di una nuova serie intitolata Response, prodotta negli ultimi anni dallo studio dell’artista a Parigi.
Queste tele bianche minimali sono definite da singolari pennellate di acrilico.
Esse rappresentano l’espansione del suo concetto di “incontro“, un momento nel tempo e nello spazio in cui il pennello segna la tela.
Pur essendo uno sviluppo della sua precedente serie Dialogue, queste nuove opere adottano una raffinata tavolozza di toni più complessi e più terrosi, con un movimento migliorato all’interno dei tratti espressivi.
La pratica di Lee è sempre stata profondamente filosofica – ispirata da una profonda pratica meditativa in cui ogni opera allinea la pennellata e il respiro – ma queste opere sono segnate da un periodo di intensa riflessione per Lee.