Una raffinata esposizione che ha per oggetto il tempo in tre sezioni: La misura del Tempo e dello spazio, Le immagini del Tempo e Nottetempo.
La Forma del Tempo
Il Museo Poldi Pezzoli nasce nel 1881 per volontà di Gian Giacomo Poldi Pezzoli che dona la sua Casa Museo, con la ricca collezione di opere d’arte che aveva raccolto nel corso della sua esistenza.
Oggi è considerato uno dei musei più prestigiosi a livello internazionale, per il valore delle sue collezioni permanenti e per la qualità delle sue esposizioni temporanee.
Dal 13 maggio 2021 il Museo presenta La Forma del Tempo: una mostra dedicata al rapporto dell’uomo con il tempo, dall’antichità alle soglie dell’età moderna.
La mostra mette in relazione l’iconografia del tempo con l’avanzamento tecnologico nella sua misurazione, mediante gli angoli di osservazione della scienza, della letteratura e dell’arte.
La mostra presenta una trentina di opere, tra orologi, sculture, codici e dipinti di autori come Tiziano, Gian Lorenzo Bernini, Andrea Previtali, Bernardino Mei e Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio.
Al centro dell’esposizione è una serie di preziosi orologi notturni italiani del Seicento, invenzione dei fratelli Campani per Papa Alessandro VII Chigi, con i quadranti dipinti con allegorie del tempo da famosi artisti barocchi.
L’esposizione si articola in tre sezioni: La misura del Tempo e dello spazio, Le immagini del Tempo e Nottetempo.
La Forma del tempo è curata da Lavinia Galli, conservatrice del Poldi Pezzoli, con progetto allestitivo di Migliore+Servetto Architects.