Nel secondo centenario della morte Bassano dedica a Canova una grande mostra con straordinari prestiti italiani e internazionali.
Io, Canova. Genio europeo
Considerato dai contemporanei il più grande artista vivente, Antonio Canova (Possagno-Vicenza 1757 – Venezia 1822) fu celebrato come colui che aveva riportato la scultura a quelle vette sublimi che si riteneva spettassero solo alla statuaria classica.
Testimone di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, l’umile scalpellino di Possagno conquistò la scena artistica internazionale, misurandosi con i grandi del suo tempo e contribuendo al recupero di capolavori attraverso importanti missioni diplomatiche.
Dotato di raro talento ma anche di una sensibilità artistica fuori dal comune, si rese protagonista della vita culturale europea segnando indelebilmente il gusto dell’epoca in cui visse e operò.
L’uomo, l’artista, il collezionista, il diplomatico sono i tanti aspetti messi in luce per la prima volta da questa mostra con cui i Musei Civici di Bassano del Grappa, custodi di uno dei fondi di opere e documenti canoviani più ampi e importanti al mondo, rendono omaggio al più grande scultore dell’epoca neoclassica nel bicentenario della morte.
Circa 140 opere tra sculture, dipinti, disegni e libri preziosi, alcune delle quali presentate al pubblico per la prima volta, guidano il visitatore in un viaggio ideale sulle orme di Canova, dall’universo creativo del suo atelier alle grandi capitali del vecchio continente, alla scoperta degli episodi e degli incontri con i personaggi che determinarono il corso della sua vita e della storia europea.
Una grande mostra, curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo, con la direzione scientifica di Barbara Guidi, che si avvale di straordinari prestiti da importanti collezioni pubbliche e private italiane ed europee, quali le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo di Castelvecchio di Verona, il Museo Correr di Venezia, la Protomoteca Capitolina, i Musei Vaticani, la Malmaison di Parigi, l’Albertina e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Schloss Esterhazy, l’Alte Pinakothek di Monaco, il Musée National du Château de Fontainebleau e la Daniel Katz Gallery di Londra.