Dalla seconda metà dell’Ottocento l’Europa conosce il fenomeno del Giapponesismo, con ogni varietà di opere ed oggetti che arrivano in collezioni private e pubbliche che influenzarono le arti sotto molteplici aspetti
STENICO (Trento) – Castello di Stenico Val Giudicarie
Dal 27/05 al 08/10/2023
colo e serviva da sede del capitano che amministrava il territorio circostante.
Il castello domina le valli Giudicarie esteriori ed era un simbolo tangibile del potere dei Principi Vescovi di Trento anche in queste terre.
Fino all’8 ottobre le sale del Castello ospitano la mostra INCONTRI IN GIAPPONE. Le fotografie di Felice Beato e le raccolte di Giuseppe Grazioli a Castel Stenico, già presentata con grande successo al Castello del Buonconsiglio a Trento.
La rassegna, curata da Pietro Amadini e dal direttore del museo, Laura Dal Prà, racconta il Giappone di quel tempo attraverso fotografie e oggetti d’arte collezionati da Giuseppe Grazioli, il religioso ed agronomo trentino che dal 1864 al 1868 si recò a Yokohama alla ricerca di uova del baco da seta sane, divenute introvabili per la diffusione della pebrina, la malattia che aveva compromesso la produzione sericola di tutta Europa.
Ogni anno, al ritorno dai suoi viaggi, Grazioli donava le opere da lui acquistate nella città nipponica al Museo Civico di Trento, le cui raccolte furono poi concesse in deposito dal Comune al Museo Nazionale, inaugurato nel 1924 nel Castello del Buonconsiglio.
Per molto tempo il Giappone rimase pressoché sconosciuto agli europei.
Fu solo nel 1859, a seguito della pressione delle forze occidentali, che si aprì nuovamente al commercio con l’estero, e i suoi porti iniziarono ad accogliere mercanti e viaggiatori di tutto il mondo.
Il fascino di questa realtà del lontano Oriente e della sua cultura toccò profondamente il mondo occidentale, suscitando passioni che sfociarono ben presto nel cosiddetto “giapponismo”: bronzi, ceramiche, lacche, ventagli, paraventi, armature, spade, tessuti, stampe non solo entrarono nelle dimore degli europei, che facevano a gara per acquistarli, collezionarli ed esporli, ma influenzarono le arti sotto molteplici aspetti.