Prima retrospettiva a Trento su Giacomo Francesco Cipper, il tedesco, artista che sapeva cogliere il sorriso nella quotidianità
Il Castello del Buonconsiglio di Trento ospita la mostra Il teatro del quotidiano: GIACOMO FRANCESCO CIPPER “TEDESCO”

Il Castello del Buonconsiglio di Trento apre il 12 aprile 2025 la mostra Il teatro del quotidiano: GIACOMO FRANCESCO CIPPER “TEDESCO, prima retrospettiva su Giacomo Francesco Cipper (Feldkirch, 1664 – Milano, 1736) che firmava i suoi quadri semplicemente come “Tedesco” le cui opere sono patrimonio dei maggiori musei europei e delle più importanti collezioni d’arte antica.
La mostra, a cura di Maria Silvia Proni e Denis Ton, riunisce opere provenienti da una grande raccolta privata milanese e da diversi musei italiani e stranieri e altri collezionisti.
Come sottolineato dai curatori non si tratta di una vera mostra monografica perché accanto ai numerosi lavori di Cipper sono in mostra diverse tele di artisti del contesto, in particolar modo lombardo, che hanno influenzato Cipper o da lui hanno tratto ispirazione: Antonio Cifrondi, Felice Boselli, Monsù Bernardo, il Maestro della Tela Jeans, Giacomo Ceruti.
Inoltre, per meglio comprendere la concretezza e il legame del pittore con la cronaca e la materia, vengono esposti anche oggetti della quotidianità come strumenti musicali o bussolotti da elemosina.
Attivo per lo più a Milano nei primi decenni del Settecento, Cipper, artista vulcanico, con anticonformismo e libertà di tratto, dipingeva scene di vita quotidiana, di cronaca vera.
Popolani al mercato, contadini, ambulanti, vagabondi, mendicanti, zuffe o lezioni di musica, arti e mestieri, giocatori di carte e morra.
Cipper sapeva però cogliere il sorriso nella quotidianità.
Di tutti questi protagonisti su un palcoscenico della vita, ad essere rappresentata non è la desolazione ma la vitalità e il divertimento.
C’è indubbiamente una vitalità quasi provocante nelle sue raffigurazioni che manca in altri: una tavolozza vivace, una spregiudicatezza nei soggetti e una simpatia nei confronti di alcuni personaggi, in particolar modo dell’infanzia.
Questo ha distinto Cipper dagli altri pittori di “Pitocchi” e dallo stesso grande Giacomo Ceruti, che pur conosceva vivendo entrambi nello stesso quartiere di Milano.

Le scene di vita quotidiana e le nature morte di Cipper incontrano il gusto della committenza italiana ma non solo.
Entrano così a far parte delle raccolte di molte grandi famiglie e casate, in area lombarda e italiana innanzitutto.
Anche per questo altri artisti, meno fantasiosi e dotati, sono stati stimolati ad ispirarsi ad essi o copiarli, tanto che ancora oggi il mercato è invaso da opere erroneamente attribuite al maestro.
La mostra a Trento intende quindi meglio inquadrare l’opera di Giacomo Francesco Cipper Il tedesco e metterne correttamente a fuoco la grandezza e la figura.