Una raffinata selezione di edizioni illustrate moderne e contemporanee del Paradiso dantesco tratte dalle collezioni classensi.
Il Paradiso degli Italiani
La biblioteca Classense è nata nel 1803 a seguito delle soppressioni napoleoniche degli enti monastici.
Da allora l’antica e prestigiosa libreria dei monaci Camaldolesi, edificata fra XVII e XVIII secolo dall’abate Pietro Canneti all’interno dell’Abbazia di Classe, fu eletta a biblioteca civica di Ravenna.
Oggi la Classense è divenuta una biblioteca storica di cultura generale, dotata di un patrimonio librario antico, moderno e contemporaneo tra i più importanti d’Italia.
Per far conoscere e valorizzare il suo prezioso patrimonio la Biblioteca organizza mostre temporanee e dal 10 settembre propone al pubblico la mostra Il Paradiso degli Italiani, che si inserisce nel più ampio progetto L’immaginario dantesco nelle edizioni moderne della Classense, avviato nel 2017 con L’inferno e proseguito nel 2019 con il Purgatorio.
Il Paradiso degli Italiani giunge alla fine delle celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante che aveva visto la biblioteca Classense impegnata in altre importanti esposizioni.
Il percorso espositivo di questa mostra si concentra sulle edizioni italiane – anche di autori stranieri – della Commedia a partire dall’inizio del XIX secolo fino al 2021, ma non manca un excursus sulle edizioni straniere illustrate.
I volumi esposti, patrimonio della Biblioteca Classense, propongono una selezione che accosta le più celebri versioni dei grandi illustratori ottocenteschi alle popolari riduzioni a fumetto, ai graphic novel e ai manga, le illustrazioni di stampo prettamente artistico a quelle più leggere e legate al culto dantesco.
Oltre ai volumi viene proposta una selezione di serie grafiche e fotografiche a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
La mostra ha inizio con le interpretazioni grafiche di John Flaxman e prosegue con le visioni dei maestri del XIX secolo, Gustave Dorè e Francesco Scaramuzza la cui opera, ampiamente documentata in Classense, è esposta anche in una serie di stampe fotografiche sciolte.
Tra le celebri edizioni ottocentesche non manca l’omaggio al poeta e letterato ravennate Paolo Costa e all’edizione illustrata del suo Commento alla Divina Commedia.
Il seicentenario della nascita di Dante è ricordato dalla pregevole edizione commentata da Niccolò Tommaseo e illustrata, tra gli altri, da Federico Faruffini, alla cui opera dantesca la Classense aveva dedicato l’esposizione Dante e Faruffini. Il fascino del Poeta su un pittore dell’Ottocento (2021).
Il Novecento si apre con la Commedia edita dai Fratelli Alinari, con i contribuiti dei migliori artisti italiani di inizio secolo, tra i quali Libero Andreotti, Adolfo De Carolis e Duilio Cambellotti, Alberto Martini.
L’elenco delle opere in mostra è lungo, si evidenzia brevemente la presenza delle strisce a fumetti di Marcello e il manga a tema dantesco di Gō Nagai e Moebius che costituiscono altre personalissime interpretazioni del Paradiso, le foto di Antonio Bandirali e Cecco Bonanotte, gli acquarelli di Paolo Gubinelli fino alle edizioni illustrate da Gabriele Dell’Otto e Mimmo Paladino pubblicate in occasione delle celebrazioni.