Ferruccio Gard è uno dei massimi esponenti dell’arte neocostruttivista, programmata e cinetica che pratica dal 1969.
Il Gard cinetico. Sono solo 4 x 20.
La Città di Venezia e l’Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa festeggiano gli ottant’anni di Ferruccio Gard con la mostra antologica, Il Gard cinetico. Sono solo 4 x 20, nella prestigiosa sede di piazza San Marco.
Il titolo della mostra richiama la definizione che di Gard ha data Gillo Dorfles in un suo intervento, riproposto in catalogo.
Piemontese di nascita ma veneziano d’adozione, nato nel 1940 e già famoso giornalista RAI, Ferruccio Gard ha da sempre coltivato la passione per l’arte e si è fatto conoscere come uno tra i protagonisti della linea optical-costruttivista della pittura italiana (prima mostra di arte cinetica nel 1969).
L’artista, presente ben sette volte alla Biennale Arte di Venezia, oltre alla Quadriennale di Roma nel 1986, ha tenuto oltre 170 mostre personali in tutto il mondo e, a ottant’anni, è ancora in piena attività.
La mostra, nella prestigiosa galleria di Piazza san Marco si propone di ricostruire l’intero percorso artistico di Gard, dalle prime opere cinetiche degli anni ’70, alle momentanee parentesi dedicate all’informale e all’astrattismo geometrico degli anni Novanta, per intensificare dal Duemila le rinnovate ricerche in optical.
Ciò che caratterizza le opere di ferruccio Gard sono le tessiture geometriche e di intersezioni cromatiche, che si inseriscono a pieno titolo in quella linea nobile dell’arte italiana e internazionale che parte dal Futurismo (e in particolare da Giacomo Balla) dove le ricerche sull’arte astratta e sulla geometrizzazione della pittura si sono coniugate alle prime esperienze cinetiche.