Le opere riflettenti di Helidon Xhixha vivono nello straordinario scenario dei resti dell’Abbazia di San Galgano
L’ Abbazia di San Galgano in Siena ospita la mostra Giubileo di luce. HELIDON XHIXHA. Sculture a San Galgano

Dal 12 aprile 2025 chi ha occasione di essere in Toscana potrà cogliere l’opportunità di visitare gli straordinari resti dell’Abbazia di San Galgano nel piccolo borgo medievale di Chiusdino in terra senese e godere della vista delle sculture riflettenti dell’artista albanese Helidon Xhixha.
Le opere sono esposte fino al 30 settembre per la mostra curata da Carlo Pizzichini Giubileo di luce. HELIDON XHIXHA. Sculture a San Galgano.
L’antica Abbazia di San Galgano, sorta in un luogo affascinante e suggestivo, fu sede di uno dei più importanti monasteri della Toscana.
Il nobile cavaliere Galgano Guidotti, dopo aver rinunciato alla propria vita fatta di agi e di ricchezze, prese l’abito cistercense e decise di far erigere sul monte Siepi una cappella, dove nel 1180 scelse di morire da eremita.
Successivamente i monaci cistercensi costruirono un oratorio e un edificio in onore del monaco, divenuto Santo.
Nacque così l’Abbazia di San Galgano, uno splendido monastero, considerato oggi uno dei luoghi più suggestivi e prestigiosi esempi di architettura gotico-cistercense in Italia.
Nel 1300 l’abbazia fu devastata dalle truppe dirette da Giovanni Acuto e nel 1400 iniziò il periodo di decadenza, che culminò poi nella decisione di abolire gli ordini monastici.
Oggi rimangono in piedi, in una magica atmosfera di luci e ombre, gli spettacolari resti che hanno attirato l’attenzione dell’artista albanese Xhixha che ha visto in questo scenario un luogo ideale per valorizzare le sue opere scultoree in acciaio riflettente e proporle in occasione del Giubileo 2025 in un suo personale Giubileo di luce.
Helidon Xhixha è nato nel 1970 a Durazzo, Albania.
Figlio d’arte, trascorre la sua infanzia nello studio del padre Sali dal quale eredita una forte passione per le “fine arts” ma soprattutto per la scultura.
Inizia a frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Tirana ma poi decide di trasferirsi in Italia dove, nel febbraio 1999, si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano.
È uno scultore, sebbene descriva la sua attività non come una vera e propria scultura di materiali, ma come l’uso di materiali per scolpire la luce, un atto che egli considera il metodo più autentico per trasformare l’energia pura.

Xhixha, che vive e lavora tra Milano e Dubai, crea opere tridimensionali attentamente studiate, spesso anche di dimensioni monumentali, che rifrangono e riflettono la luce e l’ambiente che le circonda, perlopiù attraverso l’uso dell’acciaio specchiato.
Forme e colori-varietà di ocra delle mura, azzurro del cielo spesso macchiato dal bianco delle nuvole e verde dell’erba intorno si fondono e trasformano di ora in ora col variare della luce e dei riflessi nelle opere che Xhixha ha collocato in posizioni particolari dell’area dell’Abbazia, rendendole opere vive, sempre nuove e diverse.