Ferruccio Gard è riconosciuto tra i maestri delle ricerche Opticalcinetiche a livello internazionale.
Ferruccio Gard, Il cinetico del colore 1969-2021
Da venerdì 8 ottobre a domenica 7 novembre 2021 il Museo Bailo di Treviso ospita la mostra “Ferruccio Gard. Il cinetico del colore, 1969-2021” con una selezione della produzione dell’artista, considerato un maestro del colore, dalle prime opere cinetiche del 1969 sino agli ultimi quadri in nero, bianco e grigio e alle nuovissime sculture astrattocinetiche in plexiglass.
La mostra propone una originale connessione tra le collezioni del Museo trevigiano del Novecento e l’arte di Gard, un protagonista della pittura italiana, maestro riconosciuto nonché precursore delle ricerche Opticalcinetiche internazionali.
Gard può vantare ben sette partecipazioni alla Biennale Arte di Venezia e alla Quadriennale di Roma.
La vibrazione della sua pittura, le profondità illusive e il suo rigore compositivo provocano un confronto con le sculture di Arturo Martini e gli altri capolavori del ‘900 della collezione del Bailo.
Nelle opere di Gard conta non tanto il colore riportato all’ordine geometrico, che pure ne è protagonista, quanto la vibrazione che stimola l’occhio.
In questo modo lo sguardo crea l’impressione di avere, di colpo, in mano la chiave per decifrare l’enigma delle cose della vita e del mondo.
Questa è l’essenza profonda dell’arte di Gard, la ragione e la giustificazione del suo cerchio perfetto, della sua limpida coerenza.
Lo spettatore è colpito dalla magia della luce che, dietro al variare della lunghezza d’onda scomposta nei colori, scava il buio rivelando sulla superficie ciò che vive nel retroscena, la partitura segreta, l’intima natura della realtà.
Visitare la mostra è come essere immersi in un particolare senso dell’attesa e nella prospettiva misterica del silenzio.