Faenza è la località famosa in tutto il mondo per la produzione di ceramica, ma è anche il nome dato a ceramiche a impasto poroso e colorato, dotate di rivestimento.
FAÏENCE -FAENZA. Dall’antico Egitto al contemporaneo (Agorà Archeologia. La Piazza vicino alla piazza)
Il Museo Civico Archeologico di Bologna e il Museo Internazionale della Ceramica in Faenza, in collaborazione con i Musei Civici di Arte Antica di Bologna e la Bottega d’Arte Ceramica Gatti di Faenza, intendono dedicare un focus tematico all’ambivalenza semantica della parola FAENZA.
La mostra FAÏENCE -FAENZA. Dall’antico Egitto al contemporaneo propone un percorso esemplificativo e diacronico che, partendo dalle faenze silicee dell’antico Egitto, definite faïence negli studi di settore.
La mostra proporrà inoltre un percorso attraverso gli sviluppi che di questo materiale ne fece il mondo islamico fino agli esiti rinascimentali in maiolica (faenza smaltata) e all’arte contemporanea di ambito faentino.
La parola ‘faenza’ ha una duplice valenza semantica, indica il toponimo Faenza, località famosa in tutto il mondo per la produzione ceramica, ma è anche il nome dato a ceramiche a impasto poroso e colorato, dotate di rivestimento.
Tali impasti possono essere a base argillosa o silicea (stone-paste) e avere un rivestimento vetroso trasparente (vetrina) o opaco (smalto).
Le varianti degli impasti e dei rivestimenti hanno determinato nel corso dei secoli una grande pluralità di prodotti, di sviluppi tecnologici e di aree di diffusione.
L’esposizione di Bologna, a cura di Daniela Picchi e Valentina Mazzotti, è organizzata nell’ambito di “Agorà Archeologia. La Piazza vicino alla piazza”.
È il nuovo spazio temporaneo pensato, come le antiche piazze delle città greche, per l’incontro e il confronto dei cittadini e di tutti i visitatori. Una piazza “archeologica” per mantenere e rinsaldare il legame tra la città e il suo patrimonio attraverso mostre, incontri, visite guidate, laboratori e uno spazio dedicato all’accessibilità.