Una mostra immateriale che non espone manufatti ma una serie di installazioni tridimensionali che rappresentano la rielaborazione virtuale di uno specifico materiale archeologico
Volti dalla Storia. Una mostra immateriale
Il museo archeologico di Trieste ha una lunga storia.
Risale infatti al 1688 il decreto con il quale il Consiglio dei Patrizi triestini diede l’ordine di far confluire nella piazza principale della città alcune pietre antiche scolpite e iscritte allo scopo di rievocare la storia della città e incoraggiare gli studi e la conservazione delle testimonianze del passato.
L’idea poi di creare a Trieste un museo che riunisse le antichità ritrovate nella città e nel territorio istriano e aquileiese nacque agli inizi dell’Ottocento e di dedicarlo alla memoria dell’insigne precorritore dell’archeologia moderna J.J. Winckelmann.
La mostra “Volti dalla Storia” ha come oggetto di studio la ricostruzione di volti fisici per mezzo delle più recenti tecnologie diagnostiche e fotogrammetriche 3D.
Il percorso espositivo è diviso in sette sezioni di cui la prima, più tecnica, “svela” il metodo ed i presupposti scientifici su cui si basano le ricostruzioni dei volti.
Le altre sei postazioni tematiche, attraverso un itinerario da Aquileia all’Asia Minore, passando per il Danubio e il Delta del Nilo, inizia dalla preistoria per arrivare al tardo Medioevo, mostrando al visitatore l’identikit di personaggi appartenenti al passato che, mediante la dimensione immateriale del digitale, riprendono le loro fattezze fisiognomiche raccontando la propria storia.
Si tratta di una mostra essenzialmente “immateriale” in quanto non espone manufatti archeologici ma una serie di installazioni tridimensionali (stampa 3D, videomapping, olographic fan…) che rappresenta la rielaborazione virtuale di uno specifico materiale archeologico.
L’esposizione, curata da Marialuisa Cecere e Fabio Cavalli, è concepita anche come un evento didattico/divulgativo che, senza alterare né i dati biologici né quelli storici, metta assieme scienza, archeologia, bioarcheologia e storia.