Le opere su carta di Fabio Mauri sono flussi di desideri e ossessioni, in uno sguardo pioneristico rivolto al futuro.
FABIO MAURI OPERE DALL’APOCALISSE Unedited paintings and drawings
La galleria VIASATERNA nasce nel 2015 su iniziativa di Irene Crocco, fondatrice nel 2011 del progetto. Da vicino, in cui espone le opere di vari artisti italiani nel suo appartamento milanese.
Il nome della galleria si ispira e rende omaggio a Via Saterna, strada immaginaria descritta da Dino Buzzati nel suo “Poema a Fumetti”.
Come in Buzzati la Galleria vuol rappresentare un mondo in cui sogno e realtà si intrecciano in un arazzo di persone, destini, vite e immaginazione.
Da questa atmosfera magica e misteriosa, Irene Crocco ha tratto ispirazione per creare una galleria che, attraverso l’arte, diventa un crocevia vivo di persone e idee.
Dal 17 dicembre 2021 la galleria ospita l’esclusivo e straordinario progetto espositivo: FABIO MAURI. Opere dall’Apocalisse.
La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, presenta per la prima volta una raccolta di dipinti e disegni su carta che esprimono le emozioni e l’immaginario dell’artista e che diventano le fonti primarie della sua pratica.
Fabio Mauri (1926-2009), che ha conosciuto personalmente abissi, lacerazioni e inganni delle ideologie del secolo scorso, è considerato un esponente indiscusso delle neoavanguardie della seconda metà del Novecento.
La sua attività è molto ampia e comprende installazioni, performance, teatro e scrittura.
Autore di una personalissima indagine, durata tutta la sua vita, sulle logiche insidiose dell’arte, dell’ideologia e del totalitarismo, Mauri esplora la Storia filtrandola attraverso la lente della sfera privata.
Il progetto espositivo della galleria Viasanterna, organizzato in collaborazione con lo Studio Fabio Mauri e la galleria Hauser & Wirth, consiste in un percorso unitario e coerente con una raccolta di disegni, dipinti e fotografie che appaiono come vere e proprie opere d’arte su carta.
Sono le opere che racchiudono la quasi inedita serie delle opere dell’Apocalisse (dagli anni ’80), gli Scorticati e alcuni Dramofoni, in cui l’immagine del disco come un “mondo già inciso” richiama il tema della predestinazione.
Il significato letterale di “apocalisse” è “rivelazione”, “scoperta”, “svelamento”, e Mauri, con queste opere, sembra indagare l’apocalisse come incontro, piuttosto che come fine.
Fabio Mauri non si tira mai indietro, ma sta tra le pieghe di una linea che sfiora silenziosamente l’interdetto e il proibito.