Artista multimediale, Diego Perrone utilizza fotografia, video e scultura nella sua sperimentazione tecnica e materica.
DIEGO PERRONE Pendio piovoso frusta la lingua
ROMA – MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma Via Nizza 138 / Via Reggio Emilia 54
Dal 29/09/2022 al 19/02/2023
MACRO è il Museo della città di Roma dedicato all’arte Contemporanea collocato dal 2008 nell’attuale sede, che fu stabilimento della Birra Peroni dal 1911 al 1971.
Dal 2018 la gestione del Museo è affidata all’Azienda Speciale Palaexpo ente strumentale nel settore cultura della Capitale.
Dal 29 settembre il MACRO ospita la mostra DIEGO PERRONE. Pendio piovoso frusta la lingua, personale dell’artista multimediale nato ad Asti nel 1970 che vive e lavora tra Milano e Asti.
Il lavoro di Perrone con la fotografia, il video e la scultura è caratterizzato da una sperimentazione tecnica e materica e attinge, ampliandola, dalla storia dei movimenti artistici italiani del Novecento, giocando con i simboli della cultura popolare italiana.
Pendio piovoso frusta la lingua è un paesaggio organico, e a tratti vertiginoso, che unisce opere degli ultimi vent’anni di produzione dell’artista italiano con cinque nuovi lavori: due opere/display, una distorsione dello spazio, un video e una serie fotografica.
Formalmente sfuggente e a volte ipnotico, il lavoro dell’artista amplifica ed esaspera immagini e gesti per esplorare gli estremi di un istante o della natura dei materiali che sceglie di utilizzare.
Emerge così il suo tentativo di creare immagini dalle assenze, lavorando con gli archetipi e con la materia dei sogni.
Il titolo stesso della mostra, Pendio piovoso frusta la lingua, offre uno sguardo sul modo in cui Perrone osserva il mondo.
La mostra si articola senza soluzione di continuità in diverse costellazioni di lavori, ognuna delle quali è raccontata da descrizioni scritte dall’artista.
Alcune, come i disegni a biro rossa o le sculture in vetro, sono esposte per la prima volta su strutture di supporto di nuova concezione, destinate a essere lette come opere a sé stanti.
Con Pendio piovoso frusta la lingua, Diego Perrone continua a esplorare i limiti dello strabismo creativo attraverso un’opera d’arte totale che si insinua perfettamente nei solchi di una visione turbata dagli sviluppi tecnologici degli ultimi trent’anni, e dalle loro ripercussioni, ma che pone domande al di là dei confini temporali.