Dopo una prima esperienza tra gli artisti dell’Arte Povera, Salvo ritorna alla pittura con lavori dedicati alla rappresentazione di geografie dove spiccano il confronto con i maestri classici e i temi mitologici.
SALVO. Sicilia e città
MILANO – Dep Art Gallery Via Comelico, 40
Dal 28/10/2022 al 28/01/2023
Fondata a Milano da Antonio Addamiano Dep Art Gallery è stata inaugurata il 22 settembre 2006 con una mostra personale di Mario Nigro.
Dal 28 ottobre 2022 la galleria ospita la mostra SALVO. Sicilia e città, a cura di Gianluca Ranzi.
La mostra si concentra su due momenti distinti della produzione dell’artista: le Sicilie e le Italie degli anni Settanta e il tema della città, con una serie di dipinti datati dal 1983 al 2003.
SALVO (Leonforte, 1947 – Torino, 2015), nome d’arte per Salvatore Mangione, entra nella galleria di Gian Enzo Sperone nel 1968 con altri protagonisti dell’Arte Povera: Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Zorio e Boetti.
Proprio con Boetti condivide lo studio fino al 1971.
Salvo si esprime inizialmente attraverso manipolazioni fotografiche effettuando delle “sostituzioni”, idea che riprenderà anche in seguito.
Realizza le lapidi in marmo e i “tricolore”, utilizzando diversi media e sono già presenti i temi della ricerca dell’io, l’autocompiacimento narcisistico, il rapporto con il passato e la storia della cultura, elementi essenziali della sua ricerca successiva.
Tornato alla pittura, dopo l’iniziale esperienza nell’Arte Povera, Salvo si dedica a una serie di lavori, dove spiccano il confronto con i maestri classici e i temi mitologici.
Quasi in parallelo si confronta con le serie delle Sicilie e delle Italie, in cui elenca i nomi di personaggi storici nelle mappe geografiche, e tra i quali pone sempre il proprio.
Città, valli e paesaggi dei suoi viaggi sono tra i soggetti iconici della sua pittura, interpretati più nelle forme e nei colori che nei particolari non essenziali, al punto di sviluppare un linguaggio che è sintesi della sua pratica stilistica ed estetica.
Dep Art presenta una preziosa selezione di olii di grandi e piccole dimensioni oltre ad alcuni disegni riferiti a queste serie geografiche.
Le opere giocano con le silhouette delle mappe geografiche alle quali viene sovrapposta una griglia, come di meridiani e paralleli, riempita dalle lettere che compongono i nomi di grandi artisti, filosofi, scrittori italiani di ogni epoca.
Si tratta di opere che uniscono l’esercizio di una concettualità autoreferenziale e sottilmente autoironica alla riscoperta della pratica della pittura, in netto anticipo rispetto alle tendenze successive dell’arte internazionale.
La seconda parte della mostra è dedicata alla produzione pittorica avviata dagli anni Ottanta e si concentra sul tema della raffigurazione della città.
In questi lavori diventano centrali la sintesi delle forme, l’attenzione alla prospettiva, lo studio del colore tra le variazioni di ombre e luci.
Sospese tra realtà e immaginazione, le ambientazioni cittadine, spesso notturne, diventano un pretesto per rappresentare i bagliori di luce di lampioni, neon e autovetture che si stagliano su imponenti edifici trasformati in puri solidi geometrici.
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue italiano e inglese che presenta in maniera esaustiva l’intero percorso artistico di Salvo insieme ai libri e alle mostre ad oggi dedicati all’autore.