Richard Prince è uno degli esponenti di spicco della corrente The Pictures Generation, una nuova generazione di artisti che difendono la centralità dell’immagine nell’arte.
RICHARD PRINCE
HUMLEBAEK (Danimarca) – Louisiana Museum Gl Strandvej 13, 3050 Humlebæk
Dal 17/11/2022 al 10/04/2023
Il Luisiana Museum nasce nel 1958 per volontà del fondatore Knud W. Jensen, che voleva creare un museo dove i danesi potessero vedere l’arte moderna, che fino ad allora non aveva un posto speciale nei musei danesi.
Il Museo è ospitato in un edificio considerato una delle principali opere dell’architettura modernista danese.
Nello stile equilibrato del modernismo discreto della fine degli anni ’50, il museo si presenta come un complesso edilizio orizzontale e sobrio che si inserisce con grazia nel verde del parco e nell’azzurro del mare del paesaggio danese.
Luisiana è un centro culturale con attività non solo nell’arte visiva ma anche nella musica e nella letteratura.
Dal 17 novembre il Museo ospita una personale di Richard Prince, artista americano nato nel 1949 considerato figura importante e centrale in quella che è stata chiamata “The Pictures Generation” negli Stati Uniti intorno al 1980.
Allora infatti si fece strada una nuova generazione di artisti che si muovevano in opposizione alle tendenze di negazione dell’immagine che si era diffusa tra gli artisti degli anni Settanta.
Di questa nuova generazione Richard Prince si è fatto conoscere per il suo approccio all’arte sobrio e sottile, meno invadente e meno evidente di altri artisti come Jeff Koons.
Richard Prince ha un occhio esperto per il modo in cui i grandi temi penetrano impercettibilmente dentro e fuori tutto ciò che ci circonda: le relazioni sul posto di lavoro e tra le generazioni, il presente rispetto al tempo mitico e altro ancora.
Egli mette in luce gli aspetti marginali e banali della società: battute, fotografie, pubblicità, adorazione degli idoli e altre forme di “setta quotidiana”.
Riesce a identificare e campionare codici visivi e a sintonizzarli finemente in modo che diventino seducenti e strani nonostante la loro banalità.