In mostra a Roma uno degli artisti più affermati a livello internazionale con i suoi tesori, recuperati da un immaginario fondo del mare.

DAMIEN HIRST. Forgiving and Forgetting

Dal 6 luglio nei locali di via Crispi a Roma è possibile ammirare sculture e nuovi dipinti di Damien Hirst nella mostra Forgiving and Forgetting.

Una mostra che va in parallelo con l’altra grande mostra dedicata a Hirst sempre a Roma, alla Galleria Borghese che si chiude a novembre.

Damien Hirst, nato nel 1965 a Bristol, è stato uno dei fondatori del gruppo YBAs, Giovani artisti britannici, di cui è certamente il più famoso.

Hirst non è famoso solo per le opere di animali imbalsamati: legato all’informale e alla pop art, con il suo lavoro intenso è oggi considerato il più importante artista britannico vivente e uno dei più valutati dal Mercato a livello internazionale.

La mostra di Roma presenta alcune opere della serie Hirst’s Treasures from the Wreck of the Unbelievable, un progetto che presentava reliquie scultoree di un naufragio immaginario al largo delle coste dell’Africa orientale.

In queste opere Hirst gioca a ritmo serrato con il tempo lineare, l’origine culturale e la percezione di status e valore relativi.

Mettendo in primo piano queste sculture contro un racconto intricato di imprese marinare, scavi marini e ricerche laboriose, Hirst mirava a evocare sentimenti di meraviglia per la loro meticolosa fabbricazione fisica e concettuale.

Di questi oggetti recuperati dall’immaginario fondo marino destano particolare interesse e curiosità alcuni personaggi dei cartoni animati Disney, resi in una straordinaria gamma di materiali, molti dei quali incrostati di fiori colorati di cirripedi abilmente dipinti, come se fossero stati realmente recuperati dal fondo dell’oceano.

Sono in mostra anche alcuni disegni dell’ultima serie, i Reverence Paintings.

In questi egli cerca di reimmaginare i vivaci fiori di ciliegio in un bianco totale, sovrapponendo tocchi mutevoli di colore e macchie di foglia d’oro sulle tele altrimenti monocrome.

Questa scelta ha permesso a queste opere di assumere un dinamismo vivido e scintillante.