Il maestro della Psicoanalisi Sigmund Freud fu un idolo per Salvador Dalí che nel pensiero di Freud vedeva le basi scientifiche del Surrealismo.
DALÍ – FREUD. An Obsession
Il Belvedere di Vienna è uno dei musei più importanti del mondo.
La sua famosa collezione d’arte comprende opere che vanno dal Medioevo ai giorni nostri.
L’arte austriaca in un contesto internazionale è presentata in tre location: Upper Belvedere, Lower Belvedere e Belvedere 21.
Negli spazi dedicati ad esposizioni temporanee di Lower Belvedere, dal 28 gennaio 2022 è aperta la mostra DALÍ – FREUD. An Obsession, a cura di Jaime Brihuega.
Salvador Dalí e Sigmund Freud: l’arte di un uomo, le teorie di un altro uomo.
Le teorie di Freud hanno chiaramente affascinato Dalí, forse fino all’ossessione: il suo più grande desiderio era quello di incontrare un giorno il suo idolo.
Fece numerosi tentativi infruttuosi di contatto, incluso un viaggio a Vienna nell’aprile 1937.
A Londra nel 1938 Salvador Dalí incontrò finalmente Sigmund Freud, recentemente fuggito da Vienna.
Quello fu il primo e unico incontro tra l’artista e il suo idolo.
Sfortunatamente, tuttavia, l’ambizioso desiderio di Dalí di ottenere l’approvazione di Freud per il suo metodo Paranoiac Critico rimase insoddisfatto.
Tuttavia, il fondatore della psicoanalisi fu in seguito molto più impressionato di quanto si aspettasse e arrivò a riconsiderare la sua precedente ambivalenza nei confronti del surrealismo.
Il Belvedere mette in mostra – con oltre 100 pezzi tra dipinti, oggetti surrealisti, fotografie, film, libri, diari, lettere e altri documenti – la personalità unica di Dalí sullo sfondo della sua complessa famiglia e lo segue dalla scoperta degli scritti di Freud al suo incontro con lo psicoanalista in esilio a Londra il 19 luglio 1938.