Thompson, l’artista americano che usa il rigore del calcolo matematico nella realizzazione delle sue opere.
Cheyney Thompson: To This Arcs, Those Colors Measure That Touch, This Time
Dal 16 dicembre 2020 lo spazio espositivo di Ordet ospita una mostra personale dell’artista americano Cheyney Thompson.
Nato in Luisiana USA nel 1975 Thompson realizza dipinti pallidi, multicolori e a griglia
che richiedono un rigoroso processo pittorico.
Ad esempio la serie Chronochromes (2009-2011) si basa su un sistema che già era stato sviluppato dall’artista Albert H Munsell all’inizio del XX secolo,
I colori sono definiti da tre coordinate: tonalità (colore), valore (luminosità) e cromia (saturazione del colore).
Per “Chronochromes”, viene scelta una coppia di tonalità complementari ogni giorno e la luminosità di quel colore viene modificata con il passare delle ore, diventando completamente nera all’arrivo della mezzanotte.
La purezza del colore (saturazione) cambia ogni mese.
Da lontano, il risultato appare come un insieme colorato e minimalista di segni meticolosi.
Tuttavia, quando gli spettatori si avvicinano, il lavoro dietro i dipinti s rivela ogni minuto tratto.
Il processo pittorico e la sua storia sono ulteriormente enfatizzati dall’uso di Thompson di forme canoniche di tela come il tondo rinascimentale.
Per la sua mostra all’Ordet di Milano, Cheyney Thompson presenta la nuova serie di dipinti “Displacement”.
Imponendo rigorosi vincoli alla sua pratica pittorica, Thompson sottolinea le strutture di governo entro le quali deve svolgersi tutta l’arte contemporanea.
Il buon livello di riconoscimento di critica all’opera dell’artista è documentato dal fatto che sue opere sono nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni museali a livello internazionale come Centre Pompidou, Parigi; Whitney Museum of American Art, New York; Museo di arte moderna di San Francisco; e il Museum of Modern Art, New York.