Atelier aperti e la mostra di Duranti: Casa degli artisti celebra la giornata del contemporaneo

- DATA INIZIO: 04/10/2025

- DATA FINE: 18/10/2025

- LUOGO: Casa degli Artisti - Corso Garibaldi 89A/via Tommaso da Cazzaniga MIlano

- INDIRIZZO: corso Garibaldi 89A/via Tommaso da Cazzaniga Milano

- TEL: +39 392 3796688

Casa degli Artisti | Open House

 COMUNICATO STAMPA

al primo e secondo piano

AAA Atelier Aperti per Artista

Open Studio

William Aparicio, Sabrina D’Alessandro, Liana Ghukasyan, Coquelicot Mafille, Claudia Mendini

e al piano terra la mostra di

Franco Duranti

Prima ero schizofrenico ora siamo guariti

4 – 18 ottobre 2025

Inaugurazione sabato 4 ottobre, h. 18.00

in occasione ventunesima edizione della Giornata del Contemporaneo

 

Riprendono i giorni di restituzione della residenza AAA Atelier Aperti per Artista, con la quale Casa degli Artisti torna a confermare la destinazione originaria dell’edificio, ospitando nei propri atelier artiste e artisti in una città in cui gli spazi di lavoro sono sempre più preziosi e precari. La Casa sostiene sempre la pratica e la ricerca artistica e critico-curatoriale nell’ambito delle arti e culture contemporanee e con AAA intende intercettare e rispondere al sentito bisogno di trovare in città spazi di lavoro adeguati e tutelati

La residenza multidisciplinare promossa a sostegno della pratica e della ricerca nelle arti contemporanee che si concluderà a fine anno nasce come un dispositivo flessibile, aperto a diverse forme e fasi del lavoro artistico. È uno spazio che accoglie sia progetti embrionali, che necessitano di tempo e risorse per svilupparsi attraverso una fase di ricerca, confronto e sperimentazione, sia progetti di produzione già strutturati che cercano un luogo dove radicarsi, espandersi e trovare piena espressione.

 

Sabato 4 ottobre 2025 la Casa aprirà le porte degli atelier in occasione della ventunesima edizione della Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione annuale promossa da AMACI con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Sino al 18 ottobre 2025 l’intera Casa, dal piano espositivo (piano terra) ai due piani di atelier, è aperta al pubblico per visitare gli allestimenti e approfondire i progetti delle artiste e degli artisti che hanno abitato gli studi. Un momento dedicato sia ai percorsi che agli esiti finali, per entrare nel vivo della ricerca artistica e intercettarne domande, tensioni e prospettive. Un invito al dialogo tra visioni differenti, provenienti da geografie e sensibilità eterogenee, che a Casa degli Artisti si incontrano e si intrecciano, dando origine a nuove possibilità di pensiero e di relazione. Per tutta la durata delle esposizioni sono previsti studio visit su appuntamento.

(per prenotazioni: info@casadegliartisti.org)

Nello spazio espositivo al piano terra, Casa degli Artisti dedica a Franco Duranti una mostra monografica dal titolo Prima ero schizofrenico ora siamo guariti!.

Incisore e disegnatore, l’artista intreccia da oltre trent’anni ricerca creativa ed esperienza psichiatrica, ribaltando lo stigma del disagio mentale e restituendo all’arte un ruolo di libertà e cura. In mostra il Glossario visionario della follia, 240 tavole calcografiche che trasformano diagnosi e sintomi in immagini ed emozioni. La sua produzione, oltre 2.800 opere, è un alfabeto emotivo tra arte e psichiatria, capace di accogliere fragilità e vitalità. La mostra diventa così spazio di resistenza e riflessione sul potere dell’immaginazione come strumento conoscitivo e terapeutico.

Gli Artisti negli atelier 

William Aparicio

Trappole di tempo

Che cos’è il tempo? A partire da questa domanda si sviluppa la ricerca di William Aparicio, in mostra alla Casa degli Artisti dal 4 ottobre. Attraverso disegni, installazioni, fotografie e video, l’artista costruisce “trappole di tempo” che tentano di fissare l’inafferrabile. Orologi trasformati in dispositivi poetici muovono pennelli che registrano minuti irripetibili (somma di minuti), oppure lancette accumulate diventano alfabeti indecifrabili. In opere come Un giardino di polvere, il tempo si mostra come traccia fragile destinata a dissolversi. Tra tecnica e intuizione, ordine e disordine, Aparicio invita a ripensare il tempo non come linea continua, ma come costellazione di attimi, materia invisibile che ci consuma e ci costituisce.

 

Sabrina D’Alessandro/URPS

Parole salvatiche

Alla Casa degli Artisti, Sabrina D’Alessandro – fondatrice dell’URPS, Ufficio Resurrezione Parole Smarrite – presenta Salvatica, una parola-scultura in terracotta nata dal lavoro sui manoscritti di Leonardo da Vinci, insieme al video dei Balli linguistici, performance partecipativa in cui il corpo diventa voce e le parole tornano a vivere. Salvatica, vocabolo tratto dal Codice Trivulziano, custodisce al suo interno altri termini leonardiani, accostati in coppie di opposti a evocare virtù e fragilità umane. L’artista indaga così il legame tra parola e immaginario, restituendo vitalità a lemmi “altrimenti smarriti” e trasformandoli in esperienza visiva e collettiva

 

Liana Ghukasyan

Chambres Séparées

Con Chambres Séparées Liana Ghukasyan porta alla Casa degli Artisti un’indagine radicale sull’universo femminile e sulle relazioni intime. Il letto, simbolo di nascita e morte, amore e dolore, diventa metafora delle contraddizioni del nostro tempo: rifugio di intimità e insieme spazio di conflitti, solitudini e violenze. Con una pittura immediata e intensa, l’artista trascrive desideri e fragilità, liberando empatie e domande sulle convenzioni patriarcali e sui ruoli sociali. Le sue opere, crude e vitali, restituiscono l’alcova come luogo di memoria e futuro, di abbraccio e sudario, chiamando a riflettere sulla responsabilità di amare e lasciarsi amare con consapevolezza.

 

Coquelicot Mafille

Set sail to somewhere golden

Il progetto di Coquelicot Mafille presenta grandi drappi cuciti e dipinti che si aprono come vele, manifesti o stendardi. Opere fluttuanti che intrecciano figure, colori e simboli per raccontare relazioni tra esseri umani, animali, piante e altri regni, evocando al tempo stesso preghiere laiche e bandiere di protesta. Set sail to somewhere golden è un’invocazione vitale che invita a riconoscere l’interconnessione tra tutte le specie e a immaginare un nuovo paradigma di convivenza. Le vele abitano lo spazio come un paesaggio da attraversare, scuotendo coscienze e orientando lo sguardo verso un approdo possibile: un mondo condiviso e più consapevole.

 

Claudia Mendini – Lucigrafie. Pittura di luce

Le Lucigrafie* di Claudia Mendini nascono dall’incontro tra luce solare, tempo e luoghi. Ogni traccia segnata su tela o muro registra il movimento del sole, trasformando l’effimero in pittura. È una pratica meditativa che unisce arte e scienza, spirito e natura, restituendo mappe cosmiche in cui stagioni, latitudini e ombre diventano segni e colori. Accanto alle opere individuali, Mendini sviluppa anche Lucigrafie* sociali, che coinvolgono le comunità locali nella creazione di meridiane collettive. Un linguaggio poetico e rigoroso, capace di radicare l’essere umano alla terra mantenendo lo sguardo rivolto al cielo.

Casa degli Artisti

Milano, corso Garibaldi 89A/via Tommaso da Cazzaniga

www.casadegliartisti.org   info@casadegliartisti.org

orario: da martedì a domenica (chiuso il lunedì) h. 12.30 – 19.00| ingresso libero

Ufficio Stampa Casa degli Artisti

Emanuela Filippi | Eventi e Comunicazione

+39 392 3796688

emanuela.filippi@casadegliartisti.org

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