Il meglio delle opere di Carrà della collezione Cassa di Risparmio di Alessandria e di privati collezionisti per i 140 anno dalla nascita dell’artista nato nella piana alessandrina.
CARRA’ 140. Opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da collezioni private alessandrine
La mostra dedicata a Carrà, in occasione dei 140 anni dalla nascita, inaugura un programma destinato a rafforzare l’attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e di Palatium Vetus, spazio espositivo di riferimento per la città e non solo.
In futuro, il piano terreno ospiterà altre mostre a tema che, a dialogo con la collezione permanente della Fondazione, tesseranno una ricca programmazione culturale e artistica.
La visita alla mostra sarà per il pubblico l’occasione per ammirare un edificio coevo alla nascita di Alessandria, i cui lavori di ristrutturazione – uno degli ultimi progetti curati da Gae Aulenti – hanno consentito di riportare alla luce l’antico Broletto e diversi affreschi di epoca medievale.
La mostra intende raccontare la carriera del maestro, nato a Quargneto nel 1881, in un arco di tempo che dal 1898 arriva al 1965, un anno prima della morte.
Lo fa con ben 44 opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e prestiti di collezioni private alessandrine, inclusi diversi inediti.
I curatori Fulvio Cervini, Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella, hanno allestito un percorso espositivo che racconta attraverso oli, disegni e acqueforti, la vita artistica di uno dei protagonisti italiani delle avanguardie del Novecento.
Opere che ricordano il primo approccio al Divisionismo di un giovane Carrà che arriva presto all’esperienza futurista, per continuare poi, dopo una parentesi metafisica, nella tradizione figurativa e nei paesaggi che segnano l’ultimo periodo della sua esperienza artistica.
Sono in mostra importanti tele come Lacerba e bottiglia del 1914, che riflette le influenze cubiste di Picasso e Braque, Madre e figlia del 1939, Punta della dogana del 1948, il primo dipinto acquistato dalla Fondazione nel 2004.
A queste si affianca una serie di incisioni, alcune mai esposte, nelle quali riecheggiano i temi più cari all’artista, e ancora i paesaggi, dipinti a Venezia, a Firenze, in Umbria, in Versilia, come Campagna di Versilia datato 1965, un anno prima della morte.