BURRIRAVENNAORO

- DATA INIZIO: 14/10/2023

- DATA FINE: 14/01/2024

- LUOGO: RAVENNA – Museo d’Arte città di Ravenna/MAR

- INDIRIZZO: via di Roma, 13 RA

- TEL: +39 0544 482477

A Ravenna Burri aveva iniziato nel 1946 la sua nuova professione di artista, ora le sue opere ritornano a Ravenna in una mostra nell’ambito della Biennale del Mosaico

BURRIRAVENNAORO – Mostra Ravenna

 

Mostra Burri Ravenna
Installation view

 

RAVENNA – Museo d’Arte città di Ravenna/MAR via di Roma, 13 RA

Dal 14/10/2023 al 14/01/2024

In occasione della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo il MAR- Museo d’Arte della città di Ravenna presenta la mostra BURRIRAVENNAORO, che si inaugura il 13 ottobre 2023.

La mostra documenta il ritorno di importanti opere del Maestro di Città di Castello nella città con cui Burri, negli anni Ottanta, aveva avviato un intenso rapporto artistico.

Burri, tra la fine degli Ottanta e gli anni Novanta, aveva infatti avviato una intensa azione pittorica con diversi cicli di opere ispirate alla storia e alla cultura artistica di Ravenna.

La mostra è realizzata grazie al prezioso sostegno del Progetto del Ministero del Turismo per la valorizzazione di Ravenna Città del Mosaico, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Gardini, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di Romagna Acque Società delle fonti.

Alberto Burri (1915-1995) nato in Umbria a Città di Castello, dopo la laurea in medicina, conseguita a Perugia nel 1940, a seguito degli eventi bellici, fatto prigioniero in Africa dalle truppe inglesi e consegnato agli alleati statunitensi, trascorre tre anni in un campo di prigionia in Texas, durante i quali decide l’abbandono della professione medica e di dedicarsi totalmente alla pittura.

Tornato in Italia dopo la guerra, nel 1946, dopo un breve soggiorno nella città natale si reca a Roma dove avvia il suo noviziato professionale nella pittura.

Sin dal 1946 Burri esordisce con una pittura di figurazione di cui si fanno garanti critici i poeti Leonardo Sinisgalli e Libero De Libero che lo presentano nella galleria La Margherita, sede romana coinvolta in quella temperie di stimolanti proposte artistiche all’indomani del secondo conflitto mondiale.

Dopo un viaggio compiuto nel 1948 a Parigi, Burri mette a punto un proprio linguaggio rivolgendo un interesse particolare ai materiali ritenuti extra-pittorici come il catrame, la pietra pomice, le colle ed altri.

L’introduzione di tali materiali nella sua pittura consente all’artista un radicale azzeramento linguistico e una straordinaria libertà operativa, spingendolo a concepire una differente dimensione del colore, recuperato nelle valenze cromatiche già esistenti nella realtà di quei materiali; il nero del catrame, il grigio della pietra pomice, l’ocra delle colle e dei primi tessuti come la juta e i sacchi riciclati, rammendati e consunti da un ‘vissuto’ che, nella creazione del dipinto, ne aumenta in modo esponenziale la pregnanza e la ‘presenza’ fisica reale.

Ben presto la pittura di Burri conquista la scena artistica nazionale e internazionale per la forte carica evocativa e drammatica del suo linguaggio pittorico, designandolo come l’”artista della materia”.

ORARI DI APERTURA

  • martedì > sabato: 09.00-18.00
  • domenica: 10.00-18.00
  • lunedì chiuso
  • Ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura

INFO

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