A cura di Adriano Pedrosa. Venezia (Arsenale e Giardini), dal 20 aprile al 24 novembre 2024

Biennale Arte 2024

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere

PADIGLIONE ARMENIA – BIENNALE ARTE 2024

Padiglione Armenia Biennale 2024 ospita "Echo", la mostra di Nina Khemchyan che esplora peccato e redenzione tramite arte e musica

“Echo” di Nina Khemchyan: un viaggio artistico nel Padiglione Armenia alla Biennale 2024

Sede

  • Indirizzo: Magazzino del Sale N°3, Dorsoduro 264

Titolo della mostra al Padiglione

  • Titolo: ECHO
  • Commissario: Svetlana Sahakyan, Head of Modern Art Department, Ministry of Education, Science, Culture and Sports of the Republic of Armenia
  • Curatore: Armen Yesayants
  • Artista: Nina Khemchyan

Descrizione

Il Padiglione nazionale dell’Armenia alla Biennale arte 2024 è ospitato nello spazio affacciato sul Canale della Giudecca, il Magazzino del Sale 3 in uso all’Accademia delle Belle Arti .

L’allestimento del Padiglione è stato affidato all’artista armena Nina Khemchyan che ha presentato la mostra Echo.

Nata a Yerevan nel 1964 Nina Khemchyan vive e lavora a Parigi dal 1993.

Dopo aver completato un corso di studi in Arti visive e drammatiche presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti di Yerevan, l’artista ha proseguito i suoi studi presso la Scuola Nazionale di Arte e Design di Parigi.

Nel suo lavoro l’artista scolpisce le percezioni della terra e degli esseri che la abitano.

Lavorando la linea e gli ossidi, incide i corpi su un supporto sferico.

I pianeti, sfere così create vengono sconfitti da corpi contrastanti sullo sfondo in positivo o in negativo, occupazione dello spazio impressionante in una scenografia di balletto contemporaneo, un po’ erotico, un po’ divertente…

Dal 1990, NINA ha esposto il suo lavoro in saloni e gallerie a Yerevan, poi a Parigi, Lussemburgo, Los Angeles, Milano, Bruxelles.

Il Museo Armeno di Arte Contemporanea ha appena acquistato molte delle sue opere.

Nella mostra Echo Nina Khemchyan presenta opere ispirate all’eredità culturale medievale armena e ai principi spirituali universali, reinterpretati per il contemporaneo.

Sono incluse due installazioni profondamente connesse tra loro ed espressive della ricerca artistica di Nina:

  • undici sfere di ceramica blu, ciascuna decorata in oro con i testi degli undici canti di pentimento scritti da Mesrop Mashtots, creatore dell’alfabeto armeno e figura di spicco tra le più importanti della storia e della cultura armena.

Un aspetto fondamentale nella concezione dell’esposizione è stata l’interazione con la cantante Hasmik Baghdasaryan-Dolukhanyan, la cui esecuzione degli sharakan (inni sacri penitenziali del V secolo) di Mashtots ha influenzato la realizzazione delle undici sfere di ceramica. (“Biennale Arte 2024 | Armenia (Repubblica di)”)

  • Seven Deadly Sins di Khemchyan, un rotolo di carta lungo 50 metri suddiviso in segmenti che rappresentano i peccati capitali, utilizzando inchiostro nero su carta bianca per simboleggiare la dicotomia morale.

L’esposizione si arricchisce della performance a cappella dei canti incisi eseguiti da Hasmik Baghdasaryan-Dolukhanyan: una fusione artistica di scultura e musica, che unisce il tangibile e l’uditivo per rappresentare la musica sacra armena in modo nuovo ed evocativo.

Con Echo il Padiglione armeno invita alla riflessione e funge da complemento nell’indagare temi come il peccato e la redenzione, oggi particolarmente cruciali.

Orari di apertura

  • Da 20.04 a 30.09.2024: Martedì – Domenica 11.00 – 19.00
  • Da 01.10 a 24.11.2024: Martedì – Domenica 10.00 – 18.00
  • I lunedì di apertura straordinaria saranno comunicati preventivamente nel sito*

Informazioni aggiuntive

SOUTH WEST BANK. Landworks, Collective Action and Sound – Eventi collaterali –  BIENNALE ARTE 2024
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Robert Indiana: “The Sweet Mystery” – Evento collaterale – Biennale Arte 2024
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Rebecca Ackroyd: Mirror Stage – Evento collaterale – Biennale Arte 2024
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Peter Hujar: Portraits in Life and Death – Evento collaterale – BIENNALE ARTE 2024
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Cosmic Garden – Evento collaterale – BIENNALE ARTE 2024
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