“Echo” di Nina Khemchyan: un viaggio artistico nel Padiglione Armenia alla Biennale 2024
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- Indirizzo: Magazzino del Sale N°3, Dorsoduro 264
Titolo della mostra al Padiglione
- Titolo: ECHO
- Commissario: Svetlana Sahakyan, Head of Modern Art Department, Ministry of Education, Science, Culture and Sports of the Republic of Armenia
- Curatore: Armen Yesayants
- Artista: Nina Khemchyan
Descrizione
Il Padiglione nazionale dell’Armenia alla Biennale arte 2024 è ospitato nello spazio affacciato sul Canale della Giudecca, il Magazzino del Sale 3 in uso all’Accademia delle Belle Arti .
L’allestimento del Padiglione è stato affidato all’artista armena Nina Khemchyan che ha presentato la mostra Echo.
Nata a Yerevan nel 1964 Nina Khemchyan vive e lavora a Parigi dal 1993.
Dopo aver completato un corso di studi in Arti visive e drammatiche presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti di Yerevan, l’artista ha proseguito i suoi studi presso la Scuola Nazionale di Arte e Design di Parigi.
Nel suo lavoro l’artista scolpisce le percezioni della terra e degli esseri che la abitano.
Lavorando la linea e gli ossidi, incide i corpi su un supporto sferico.
I pianeti, sfere così create vengono sconfitti da corpi contrastanti sullo sfondo in positivo o in negativo, occupazione dello spazio impressionante in una scenografia di balletto contemporaneo, un po’ erotico, un po’ divertente…
Dal 1990, NINA ha esposto il suo lavoro in saloni e gallerie a Yerevan, poi a Parigi, Lussemburgo, Los Angeles, Milano, Bruxelles.
Il Museo Armeno di Arte Contemporanea ha appena acquistato molte delle sue opere.
Nella mostra Echo Nina Khemchyan presenta opere ispirate all’eredità culturale medievale armena e ai principi spirituali universali, reinterpretati per il contemporaneo.
Sono incluse due installazioni profondamente connesse tra loro ed espressive della ricerca artistica di Nina:
- undici sfere di ceramica blu, ciascuna decorata in oro con i testi degli undici canti di pentimento scritti da Mesrop Mashtots, creatore dell’alfabeto armeno e figura di spicco tra le più importanti della storia e della cultura armena.
Un aspetto fondamentale nella concezione dell’esposizione è stata l’interazione con la cantante Hasmik Baghdasaryan-Dolukhanyan, la cui esecuzione degli sharakan (inni sacri penitenziali del V secolo) di Mashtots ha influenzato la realizzazione delle undici sfere di ceramica. (“Biennale Arte 2024 | Armenia (Repubblica di)”)
- Seven Deadly Sins di Khemchyan, un rotolo di carta lungo 50 metri suddiviso in segmenti che rappresentano i peccati capitali, utilizzando inchiostro nero su carta bianca per simboleggiare la dicotomia morale.
L’esposizione si arricchisce della performance a cappella dei canti incisi eseguiti da Hasmik Baghdasaryan-Dolukhanyan: una fusione artistica di scultura e musica, che unisce il tangibile e l’uditivo per rappresentare la musica sacra armena in modo nuovo ed evocativo.
Con Echo il Padiglione armeno invita alla riflessione e funge da complemento nell’indagare temi come il peccato e la redenzione, oggi particolarmente cruciali.
Orari di apertura
- Da 20.04 a 30.09.2024: Martedì – Domenica 11.00 – 19.00
- Da 01.10 a 24.11.2024: Martedì – Domenica 10.00 – 18.00
- I lunedì di apertura straordinaria saranno comunicati preventivamente nel sito*
Informazioni aggiuntive
- Sito Ufficiale della Biennale di Venezia: La Biennale di Venezia
- Padiglione: Armenia (Repubblica di)
- Sede Padiglione:
- Tel: +39 0412413752
- Email: info@accademiavenezia.it