Il crollo economico americano degli anni Trenta e la rapida trasformazione di New York colpì profondamente Abbott
Berenice Abbott. Topographies
LECCO– Palazzo delle Paure
Piazza XX settembre,22
Fino all’8 settembre 2019
Nello spazio dedicato alle mostre temporanee il Palazzo delle Paure, sede del Sistema museale Lecchese e della sua collezione permanente di arte contemporanea, ospita fino all’8 settembre la mostra Topographies di Berenice Abbott una delle grandi fotografe del Novecento.
Anagraficamente parlando Berenice Abbott è stata infatti fra i pionieri della fotografia. Nacque nel 1898 a Springfield e ha attraversato quasi tutto il Novecento con la macchina fotografica in mano, facendo da apripista nell’ambito della fotografia documentaria ed esplorando le nozioni di realismo fotografico. Trasferitasi giovanissima a New York dove entra in contatto gli artisti che animavano allora la scena culturale, tra questi Marcel Duchamp e il fotografo Man Ray di cui divenne assistente e modella e che seguì a Parigi nel 1921.
Su incoraggiamento del maestro, nel 1925 Abbott inizia lei stessa la carriera artistica di fotografa realizzando i sui ritratti di intellettuali, scrittori e artisti che frequentava seguendo Man Ray. Personaggi del calibro di James Joyce, Eugène Atget, Marcel Duchamp, Jean Cocteau, Sylvia Beach, André Gide, Max Ernst, sono stati oggetto dei suoi scatti.
Il crollo economico americano degli anni Trenta e la rapida trasformazione di New York colpì profondamente Abbott che, con la macchina fotografica, cattura le variazioni di una metropoli in crescita, evidenziando il contrasto fra passato e presente e risaltando l’adattamento alla modernità.
Inizia a documentare l’architettura della città e le scene di vita urbana creando “Changing New York (1935-1939)”, che la rese famosa come La fotografa di new York
La mostra di Lecco presenta 80 fotografie in bianco e nero che ripercorrono le tappe più importanti della sua lunga carriera.